Molti dei problemi che oggi gli operatori di Polizia Locale si trovano ad affrontare nel proprio lavoro sul campo scaturiscono dal trovarsi da soli e di fronte a delle situazioni di pericolo contro una microcriminalità sempre più imprevedibile, aggressiva e armata.
Un agente solitamente in servizio è dotato di strumenti come una radio o normali smartphone per effettuare comunicazioni tempestive e chiedere supporto ai propri colleghi o direttamente alla centrale di comando. Tuttavia, tali strumenti presentano dei limiti per la sua sicurezza e tutela.
Per far fronte a tali criticità, sono state introdotte negli ultimi anni sul mercato dei wearable device (dispositivi indossabili) interessanti come le Bodycam.
Le Bodycam sono videocamere portatili visibili che possono essere agganciate spesso tramite magneti all’uniforme o particolari imbragature e sono dotate di una memoria interna la cui capacità può variare dai 32 ad un massimo di 64 GB per archiviare al loro interno le registrazioni, le immagini e i video degli eventi ad alto rischio e complessità. I file possono essere poi scaricati in un secondo momento su un computer autorizzato con l’utilizzo di password e un semplice cavetto USB. Hanno una forte resistenza contro le cadute, gli urti e l’acqua (molte raggiungono il grado di protezione IP67 tipico degli apparati ad uso militare) e sono dotate di GPS per consentire la geolocalizzazione delle registrazioni.
Le versioni più evolute invece dispongono anche di collegamento Wi-Fi e Bluetooth, consentendo all’operatore di visualizzare sullo smartphone in tempo reale quello che la Bodycam sta riprendendo, ed offrono dei software di gestione delle immagini e dei video raccolti di elevata sicurezza, qualità e comodità di utilizzo. In rare eccezioni, alcuni di questi dispositivi possono anche collegarsi alle reti 4G-LTE e permettere all’utente l’invio delle immagini in live-streaming alla centrale di comando, ottenendo quindi un supporto diretto da parte degli altri operatori.
Questi sistemi consentono quindi all’agente di effettuare, con dei semplici click, delle registrazioni video e audio con risoluzione FULL-HD, scattare fotografie anche al buio grazie agli illuminatori infrarossi integrati e ricaricare le loro batterie (la cui autonomia in registrazione va dalle 8 ore ad un massimo di 12 ore) come un smartphone. Infine, altra caratteristica peculiare di questi dispositivi, la Bodycam registra fino a 2 minuti prima (pre-event) e dopo (post-event) rispetto a quando l’utente decide di avviare la registrazione, in modo che la prova video sia il più possibile dettagliata e completa.
Quali sono quindi i principali vantaggi dell’utilizzo di questi dispositivi? Eccoli sintetizzati in 6 punti:
- Le Bodycam possono essere utilizzate con un semplice gesto e senza tenere impegnate le mani di fronte a situazioni di aggressione;
- Grazie alla password, il materiale registrato non può essere estratto e modificato dai malintenzionati;
- Sono comode da indossare e resistenti agli urti e alle cadute;
- Consentono di raccogliere prove ed informazioni audio e video utilissime ai fini dello svolgimento di indagini di fronte a casi di rilevanza penale, false accuse, resistenza o oltraggio a pubblico ufficiale, aiutando a dimostrare la dinamica dei fatti e la qualità dell’operato dell’agente di Polizia;
- Permettono di fornire assistenza diretta ad un utente in attesa dell’arrivo del supporto di altri operatori;
- Sono un ottimo strumento per ridurre, da parte sia dei cittadini sia degli operatori di Polizia, l’adozione di comportamenti scorretti a beneficio di un maggior rispetto delle norme.