Oggi la tecnologia ci permette di monitorare in tempo reale lo stato di salute di ponti, cavalcavia, viadotti e strade. Grazie a un vasto range di tipologie di sensori che vanno dai accelerometri, agli inclinometri, tiltmetri, estensimetri, fessurimetri, celle di pressione, celle di carico, barrette estensimetriche, pendoli, centraline di lettura e datalogger siamo in grado di raccogliere numerosissimi dati in merito alle caratteristiche statiche e vibrazionali dell’opera. Sta poi all’esperienza nell’ elaborazione di questi dati, il riuscire a fornire informazioni rilevanti sullo stato dell’opera.

La definizione del tipo di strumento da utilizzare parte comunque dall’individuazione delle esigenze di monitoraggio e dalle specifiche caratteristiche dell’ infrastruttura. Dall’esperienza maturata da SITE S.p.A in questo ambito con il sistema Kireti Smart Bridge, è rilevante osservare le peculiarità di  due  principali logiche di monitoraggio

  1. Sistema di monitoraggio statico. Composto da estensimetri a corda vibrante, questo sistema è in grado di monitorare macro-grandezze e spostamenti dell’ordine di alcuni millimetri dell’infrastruttura. Può quindi monitorare macro spostamenti di una trave tampone interposta tra due mensole di una struttura viaria sospesa. In caso di spostamenti anomali, l’ente gestore della struttura può verificare lo stato di salute della cerniera interposta tra le mensole.
  2. Sistema di monitoraggio dinamico. Composto da accelerometri distribuiti sull’impalcato e sulle pile, questo sistema rileva diversi parametri ingegneristici (accelerazione e velocità di vibrazione) attraverso i quali è possibile verificare i modi di vibrare dell’opera. Si tratta di un monitoraggio più complesso del precedente che ha il compito di fornire degli alert in caso di superamento di soglie pre impostate onde evitare che la struttura possa derivare in stati di non ritorno elastico.    

Il controllo capillare e costante di infrastrutture critiche è una delle potenzialità che ci offre il progresso della tecnologia. Per sfruttare queste potenzialità  bisogna saper individuare le soluzioni appropriate alle singole esigenze.