Smart Retail è un termine usato per descrivere un insieme di tecnologie intelligenti progettate per offrire al consumatore un’esperienza di acquisto più ampia, veloce e sicura. Allo stesso tempo lo Smart Retail permette ai gestori dei punti vendita di avere a disposizione informazioni dettagliate sulle abitudini di acquisto dei clienti e quindi impostare strategie di marketing mirate.
Se le nuove tecnologie applicate alla produzione industriale hanno creato il paradigma dell’Industria 4.0, lo Smart Retail è la nuova frontiera del commercio al dettaglio. E come l’Industria 4.0, anche lo Smart Retail sfrutta tecnologie come l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale e il cloud computing per raccogliere ed elaborare informazioni dal consumatore e modellare servizi digitali a supporto dell’acquisto. Il futuro della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) passa anche dallo Smart Retail, ossia da un sistema di tecnologie che rafforzerà la relazione con i consumatori e ottimizzerà i processi di vendita, la gestione del magazzino e l’approvvigionamento delle merci.
Che cos’è lo Smart Retail?
Lo Smart Retail consiste nell’ibridazione tra metodi di acquisto tradizionali e moderne tecnologie al fine di migliorare la customer experience e rendere più efficiente l’organizzazione del punto vendita. Attraverso l’Internet of Things e la comunicazione tra dispositivi fisici quali sensori, beacon e telecamere smart si possono ad esempio raccogliere dati preziosi in grado di orientare gli acquirenti e indirizzare le strategie dei venditori.
Elementi cardine di un punto vendita smart sono i cosiddetti beacon, piccoli dispositivi dotati di connessione Bluetooth. Quando i clienti o potenziali clienti entrano nel raggio d’azione dei beacon, questi inviano ai loro smartphone notifiche su sconti, offerte e promozioni. Contemporaneamente, permettono ai venditori di conoscere le abitudini di acquisto dei visitatori e di modellare le offerte.
Telecamere intelligenti e sensori possono invece geolocalizzare in tempo reale i clienti nel punto vendita e tracciare i loro spostamenti, monitorando così le dinamiche di acquisto. Anche lo scaffale diventa smart per avere sotto controllo le scorte. Ciò è possibile grazie alla cooperazione di tag, lettori RFID e antenne: i prodotti in vendita vengono muniti di un tag (un’etichetta) che trasmette dati ai lettori attraverso un’antenna. Con questo sistema non serve verificare fisicamente la disponibilità di un determinato prodotto: sono i lettori RFID che indicano la presenza a scaffale del numero esatto di articoli. Tutto ciò significa un evidente risparmio di tempo e risorse nella gestione degli stock e degli inventari.
Oltre a questo, l’Internet of Things applicata ai POS (Point of Sale) potenzia anche la strategia pubblicitaria del negozio per mezzo del digital signage. Video, immagini o pagine web da consultare sul posto favoriscono il coinvolgimento dell’utente all’interno del punto vendita.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nello Smart Retail
Una delle più grandi risorse dello Smart Retail è l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Il punto vendita del futuro sarà infatti in grado di analizzare in maniera predittiva i dati raccolti per prendere decisioni di marketing e, di conseguenza, fare crescere il business. Ci riuscirà, appunto, tramite sistemi di IA, per mezzo dei quali sarà possibile automatizzare attività complesse e consentire ai retailer di intensificare la relazione con gli acquirenti.
L’Intelligenza Artificiale sarà dunque in grado di formulare offerte su misura, ritagliate sulle aspettative dei consumatori, ma anche di prevedere il futuro comportamento di acquisto di un cliente. Algoritmi predittivi sono ad esempio capaci di generare raccomandazioni d’acquisto, valutando l’interesse del consumatore verso prodotti mai acquistati ma potenzialmente appetibili. I benefici riguarderebbero sia il cliente, che vedrebbe anticipati i propri bisogni, sia il venditore, che concretizzerebbe strategie di up selling e cross selling.
L’analisi dei movimenti degli articoli consentirà inoltre di pianificare l’approvvigionamento delle merci in maniera automatizzata. Le tecnologie di IA potranno così regolare le dinamiche della supply chain, riducendo al contempo la necessità di intervento umano. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale aiuta a prevenire frodi e truffe, grazie al rilevamento analitico delle anomalie. Gli algoritmi di deep learning possono imparare a conoscere e a contrastare le nuove metodologie criminali, permettendo di affrontare reati quali il riciclaggio di denaro sporco, abusi sui resi, frodi di cassa o di approvvigionamento.
L’applicazione delle nuove tecnologie nella vendita al dettaglio
Il primo store che si può considerare uno Smart Retail nacque nel 2018 a Seattle, quando Amazon lanciò un negozio fisico completamente automatizzato. In questo POS, gli acquirenti entrano, fanno acquisti ed escono senza interagire con il personale. Ci sono sensori che riconoscono la persona all’ingresso, sistemi che consigliano acquisti e segnalano promozioni, altri sensori che verificano cosa preleva l’utente dagli scaffali e che completano l’operazione di pagamento.
Sempre negli Stati Uniti, la catena di supermercati Safeway utilizza una forma di vendita al dettaglio intelligente per premiare gli acquirenti con sconti basati sui loro precedenti acquisti. Oltre a questo, Safeway utilizza i sistemi di Smart Retail per monitorare l’inventario e per scegliere il posizionamento dell’articolo a scaffale in base alle abitudini di acquisto complessive. A ogni modo, il marketing mobile in negozio sta diventando sempre più raffinato e viene utilizzato in modo crescente da rivenditori di tutto il mondo, tra cui anche Zara, Decathlon e LPP/Reserved.
Ma questo è appena un accenno di ciò che si svilupperà nell’immediato: lo Smart Retail è il nuovo fronte di sviluppo della Grande Distribuzione Organizzata. Con l’avvento dei processi intelligenti di vendita al dettaglio, la GDO potrà disporre di informazioni dettagliate negozio per negozio, che aiuteranno a capire come massimizzare la redditività di ogni singola sede di una catena.
Smart Retail: punti vendita fisici sempre più digitalizzati
Attraverso lo Smart Retail si può davvero promuovere un’esperienza d’acquisto innovativa e aspettarsi un aumento delle vendite, delle conversioni e dei profitti. La crescita impetuosa degli acquisti online – +30% nei primi mesi del 2020 caratterizzati dal lockdown – ha ridotto le quote di mercato del retail tradizionale. I punti vendita fisici sono dunque chiamati a una reazione, ripensando al modo con cui si relazionano all’utente. Chi sarà in grado di sfruttare al meglio le potenzialità del digitale avrà la chance di competere con i servizi online, offrendo al consumatore un mix di esperienza fisica e digitale.
Lo Smart Retail, inoltre, permette non solo di aumentare le vendite nei negozi, ma consente anche di migliorare la gestione di inventari, magazzini e dell’assistenza clienti. Infine, un’altra opportunità offerta dall’Internet of Things e dall’Intelligenza Artificiale applicati al settore retail è quella di perfezionare la qualità della merce in vendita. Tenendo conto delle richieste e delle preferenze dei consumatori, sarà possibile studiare prodotti con caratteristiche che assecondano sempre più i gusti del mercato.