Un quadro completo sulla mobilità intelligente è stato delineato il 28 settembre 2022 a Milano, con la diffusione dei dati dello Smart Mobility Report. Il documento è stato curato dall’osservatorio Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.
Secondo il report, che ha messo in evidenza i trend del settore, il comparto della Smart Mobility ha vissuto a inizio 2022 una momentanea frenata, anche per via delle crisi internazionali.
L’incertezza del contesto geo-politico e la mancanza di materie prime e semiconduttori stanno infatti rallentando le filiere del comparto. A questo, si aggiunge il costo sempre crescente dell’energia.
Smart Mobility Report: la vendita di auto elettriche
Nel 2021 la vendita di auto elettriche in Italia era più che raddoppiata rispetto al 2020: 137.000 vetture contro 60.000. I primi sei mesi del 2022 hanno invece fatto registrare un brusco stop, con un -17% di vendite di auto completamente elettriche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante ciò, i modelli di auto elettrica sono sempre più numerosi e performanti. Un segnale che evidenzia come l’industria automotive stia comunque puntando sulla Smart Mobility e sulla Green Mobility, consapevole che non ci sono alternative per la mobilità del futuro.
A metà 2022 erano infatti disponibili sul mercato italiano 170 diversi tipi di auto ibride plug-in o totalmente elettriche (+44% rispetto al 2021). Per quanto riguarda le ibride plug-in, nel triennio 2020-2022, l’incremento del prezzo medio di vendita ha assecondato l’aumento del chilometraggio percorribile in elettrico.
Il segmento delle auto totalmente elettriche, invece, ha fatto discreti passi avanti nell’efficienza di ricarica e nel chilometraggio medio percorribile, a fronte di prezzi medi generalmente in calo.
Sharing mobility, la nuova frontiera
Dallo Smart Mobility Report 2022 si evince che si sta sempre più affermando la condivisione dei mezzi di trasporto. La cosiddetta “sharing mobility” ha preso piede nelle maggiori metropoli italiane, contribuendo alla decarbonizzazione delle aree urbane.
Anche se il parco mezzi è sostanzialmente stabile, se non in leggero calo, i noleggi di automobili e altri mezzi sono aumenti nel numero e nelle distanze percorse. I dati fanno dunque pensare a un cambio di mentalità dell’utente della strada, sempre più orientato all’utilizzo del veicolo anziché al suo possesso.
Un altro dato importante da tenere in considerazione è che i veicoli in sharing sono in larga parte elettrici. Nel 2021 le auto elettriche erano il 27% del totale circolante in sharing, mentre altri mezzi in condivisione come e-bike o monopattini nascono elettrici.
Il boom delle infrastrutture di ricarica
I dati relativi al 2021 raccontano di una crescita esponenziale nell’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
In Italia si è potuto osservare un tasso di crescita maggiore rispetto a quello registrato a livello globale: gli 88.000 dispositivi di ricarica installati nel corso del 2021 (+250% rispetto al 2020) hanno permesso di raggiungere le 130.000 unità totali a livello nazionale. Questa accelerazione è stata certamente favorita dagli incentivi economici del Superbonus.
Sono invece ancora carenti i punti di ricarica pubblici di tipo rapido e ultra-rapido in ambito autostradale. A luglio 2022 si stimavano solo 250 di questi punti di ricarica, distribuiti nella penisola in modo poco omogeneo.
Smart Mobility Report: i comportamenti degli utenti
Lo Smart Mobility Report presenta anche i risultati di un sondaggio effettuato presso i proprietari e i potenziali acquirenti di veicoli elettrici. Chi è in possesso di un’auto elettrica è soddisfatto in 9 casi su 10.
I motivi che l’hanno spinto all’acquisto sono il basso impatto sull’ambiente e i minori costi lungo la vita utile della vettura. Resta però fondamentale il peso degli incentivi all’acquisto, di cui hanno beneficiato circa tre compratori su quattro. Chi non ha ancora un’auto elettrica vede invece nel costo elevato del mezzo l’ostacolo principale all’acquisto.
Per quanto riguarda invece le abitudini di ricarica, circa il 70% dei proprietari di veicoli elettrici ha un punto di ricarica domestico, il 9% carica l’auto presso il luogo di lavoro, mentre il 21% si affida solamente alla ricarica pubblica.
I punti di ricarica pubblici sono comunque usati dal 72% di chi ha una vettura elettrica, in particolare su strade urbane, luoghi di interesse, parcheggi pubblici e strade extra-urbane.
Smart Mobility in Italia: cosa ci attende?
Secondo lo Smart Mobility Report, il numero dei veicoli elettrici nel nostro Paese potrebbe variare nei prossimi anni da 3,9 a 8,2 milioni a seconda di quali iniziative saranno adottate.
Questa ampia forbice è il risultato di tre possibili scenari. Il primo scenario prevede uno sviluppo che segue gli attuali trend. Senza nuovi provvedimenti che offrano ulteriore slancio al mercato, nel 2030 si arriverebbe dunque a 3,9 milioni di veicoli elettrici circolanti.
Il secondo scenario immagina invece uno sviluppo “sostenuto”, in linea con gli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC). In questo caso, i mezzi elettrici in circolazione nel 2030 salirebbero a 6 milioni.
Il terzo e ultimo scenario, in cui il sostegno delle politiche è più marcato, è quello che persegue gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea. In base a questa prospettiva, le auto elettriche arriverebbero nel 2030 a 8,2 milioni, il 23% del parco circolante complessivo.
E per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica? La ricarica privata continuerà a essere una risorsa chiave per la diffusione della mobilità elettrica in Italia. Nel 2030 si arriverà a 2,1 milioni di unità nel primo scenario, a 3,2 milioni nel secondo e a 4,2 nel terzo.
Infine, si sono analizzate le ricadute ambientali dei tre scenari. La riduzione delle emissioni di CO2 nel 2030 toccherà il 30% nel primo scenario e il 31% nel secondo scenario. Il terzo scenario, più ottimistico, vede un taglio delle emissioni del 37%.