Come ogni anno, ForumPA ha stilato la classifica delle migliori Smart City in Italia. Il rapporto ICity Rank 2022, pubblicato a fine novembre, ha confermato in vetta alla graduatoria la città di Firenze, tallonata da Milano.

Il report ICity Rank 2022 ha considerato tutti i 108 comuni capoluogo di provincia, determinando per ognuno un indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media di otto indici settoriali: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, apertura, Wi-Fi pubblico, app municipali, IoT e tecnologie di rete, open data.

Smart City in Italia: la Top 10

Firenze vince per il terzo anno consecutivo il titolo di comune più digitale d’Italia. Al secondo posto si piazza Milano, mentre il gradino più basso del podio è condiviso da un gruppo di città a pari merito: Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma e Trento. Chiudono la Top 10, sempre a pari merito, Cagliari e Genova.

Ecco il riepilogo delle migliori dieci Smart City in Italia:

1 – Firenze

2 – Milano

3 – Bergamo

3 – Bologna

3 – Cremona

3 – Modena

3 – Roma

3 – Trento

9 – Cagliari

9 – Genova

Il ranking delle Smart City più evolute d’Italia prosegue con Parma e Torino appaiate all’11° posto, con Brescia e Venezia al 13°, quindi con un gruppo composto dalle città di Palermo, Prato, Reggio Emilia, Rimini e Verona. A seguire Bari, Cesena, Pisa, Padova, Lecce, Siena e Vicenza.

L’ICity Rank 2022 riconosce questi 26 comuni come città digitali, ossia realtà capaci di utilizzare in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie. A un passo dal guadagnarsi questo riconoscimento anche le amministrazioni di Messina, Napoli e Pescara.

Oltre alle 26 città che hanno già raggiunto una propria maturità digitale, 75 comuni sono considerati in una fase intermedia nel percorso di sviluppo tecnologico. Le 7 città in fondo alla classifica (Rieti, Avellino, Benevento, Foggia, Agrigento, Enna e Isernia) scontano ancora un netto ritardo sul tema della digitalizzazione.

Le tendenze della digitalizzazione in Italia

In linea generale, i risultati di quest’anno sembrano essere incoraggianti: il livello medio di digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana è notevolmente migliorato rispetto allo scorso anno. Oltre a questo, si assiste a un certo “riequilibrio geografico”: la distanza tra comuni del Sud e del Nord si è ridotta, così come quella tra le piccole realtà e le città metropolitane.

Se fosse assegnato, a chi andrebbe il premio come comune maggiormente migliorato? A una città del Sud che ha compiuto un notevole balzo in avanti rispetto al 2021: Messina. Il comune siciliano ha infatti scalato ben 34 gradini del ranking delle Smart City in Italia (dal 62° al 28° posto). Hanno fatto registrare performance in netta crescita anche L’Aquila, Cuneo, Imperia e Trapani.

La ricerca ha evidenziato come negli ultimi dieci anni si sia assistito alla messa on line di sempre più servizi e alla creazione di piattaforme di identità, pagamento e interazione che ne hanno favorito l’utilizzo. Piattaforme abilitanti come Spid, PagoPA e AppIO si sono consolidate nelle abitudini dei cittadini e nuove soluzioni le hanno affiancate.

Anche dal lato della comunicazione, i canali digitali hanno trovato un largo uso: social media, app municipali e reti Wi-Fi pubbliche si stanno diffondendo sempre di più. La copertura di servizi online è passata dal 41% nel 2019 all’82% nel 2022. Quelli accessibili tramite Spid sono saliti dal 39% del 2020 al 71% del 2022. Le transazioni effettuate tramite PagoPA sono raddoppiate nel giro di un anno.

Le migliori Smart City in Italia per ambito di analisi

Per quanto riguarda i servizi online, nel 2022 diversi comuni hanno ampliato la disponibilità di accesso ai servizi in rete. La performance migliore è stata quella di Cremona, seguita da Bergamo, Rovigo, Trento, Lodi, Verona, Cesena e Siena. Queste realtà medio-piccole hanno ottenuto risultati perfino migliori di capoluoghi metropolitani come Milano e Bologna.

Sempre Cremona, questa volta a braccetto con Bari, Modena, Prato e Trento, si è distinta per la diffusione di app municipali. Buon uso di questi strumenti hanno fatto anche Napoli (al 6° posto in graduatoria), Firenze, Padova, Parma e Reggio Emilia.

In testa alla classifica relativa alle piattaforme abilitanti troviamo tre città medio-piccole: ancora Cremona, seguita da Cesena e da Lodi. Milano, Genova e Firenze si posizionano in quarta, quinta e decima posizione. L’unica città del Sud presente nella Top 10 è Campobasso, in ottava posizione.

Quali sono invece le Smart City più social d’Italia? Al primo posto c’è Bologna, che precede Venezia, Firenze, Torino, Napoli, Pordenone, Roma, Cagliari, Genova e Milano.

In ambito apertura, uno degli indicatori monitorati è la presenza nei comuni del Responsabile per la Transizione Digitale. Le amministrazioni che hanno comunicato il RTD nell’ultimo anno sono salite da 87 a 97. Bari guida la classifica dell’indice, precedendo Arezzo e L’Aquila.

Il Wi-Fi pubblico spopola a Firenze e Bergamo, ma anche a Genova e Venezia. In una Top 10 dominata dai capoluoghi metropolitani, riescono comunque ad affacciarsi realtà più piccole come Trento, Verona e Cremona.

Per quanto riguarda il capitolo Iot e tecnologie di rete, in vetta al ranking troviamo una situazione di ex aequo tra Bologna, Bolzano, Cuneo, Firenze, Mantova, Trento e Vicenza. A Mezzogiorno spicca solo Pescara, che occupa l’ottava posizione della Top 10.

Sul tema open data c’è da segnalare che la crescita è stata molto più contenuta rispetto agli altri indici analizzati. A oggi, oltre un terzo delle amministrazioni capoluogo non mettono a disposizione “dati di tipo aperto”. Le migliori Smart City in Italia sotto questo punto di vista sono comunque Torino, Arezzo e Milano, mentre l’unica città del Sud presente fra le prime dieci è Lecce, che si attesta all’ottavo posto.