Secondo l’ultimo Smart Building Report, nel 2020 in Italia gli investimenti in tecnologie per Smart Building si sono attestati sui 7,67 miliardi di euro. Nel 2019 avevano superato gli 8 miliardi. La diminuzione dell’11% è la conseguenza del difficile periodo pandemico, che ha rallentato gli investimenti in innovazione.

Lo Smart Building Report, giunto alla sua terza edizione, è curato dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano. I dati, pubblicati a novembre 2021, hanno mostrato come lo sviluppo degli Smart Building si trovi ancora in una fase embrionale, nonostante le soluzioni digitali per la gestione dei consumi siano necessarie per raggiungere l’obiettivo di edifici a zero emissioni nel 2050.

Dei 7,67 miliardi investiti in nuove tecnologie nei settori residenziale e terziario nel 2020, il 63% riguarda la categoria Building devices and solutions, il 16% le Automation technologies, il 15% le Piattaforme di gestione e controllo e il 6% è riferito alle Infrastrutture di rete.

La contrazione degli investimenti causata da eventi imprevedibili come l’emergenza sanitaria sarà però contrastata da trend “prevedibili”. Il mercato si aspetta infatti che alcune tecnologie crescano velocemente nel prossimo futuro. Ci riferiamo in particolare agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo (spinti dalla Direttiva RED II che incentiva le comunità energetiche), ai sistemi di illuminazione e alle tecnologie legate alla qualità dell’aria. Questi comparti, assieme a quello della videosorveglianza, sono stati infatti gli unici a segnare un incremento nell’ultimo anno.

Il mercato dei Building Devices and Solutions

Il mercato relativo ai Building Devices and Solutions ha toccato i 4,8 miliardi di euro. 2,5 miliardi riguardano il settore Energy e includono gli investimenti per le tecnologie di produzione di energia elettrica e di energia termica. Riduzione dei consumi e sostenibilità ambientale restano dunque le priorità degli Smart Building. Ma vediamo nel dettaglio su cosa si è investito nel 2020 secondo lo Smart Building Report.

Tecnologie per la produzione efficiente di energia termica – Gli investimenti in tecnologie di generazione efficiente di energia termica sono stati 1,8 miliardi di euro. Di questa cifra, i sistemi di climatizzazione assorbono il 49% del totale, le pompe di calore il 27%, le caldaie e i sistemi di condensazione il 18% e il solare termico il 6%.

Tecnologie per la produzione di energia elettrica – Le tecnologie di generazione di energia elettrica applicate agli edifici hanno movimentato 665 milioni di euro. Il 94% di questo ammontare riguarda investimenti in impianti fotovoltaici, mentre gli impianti di cogenerazione negli edifici sono ancora marginali.

Tecnologie per il comfort abitativo – Sono 1,3 i miliardi di euro spesi in tecnologie per il comfort abitativo. Il 51% di questo valore è riconducibile ai sistemi di illuminazione, mentre la parte restante è suddivisa tra gli impianti di forza motrice (ascensori e montacarichi), i sistemi di chiusura delle vetrate e i punti di ricarica (ancora marginali, ma in forte crescita).

Tecnologie per la sicurezza degli asset – Gli investimenti nel settore sicurezza (“Security”) si attestano sui 708 milioni. Il 62% del totale riguarda il mercato della videosorveglianza (437 mln €), mentre la restante quota è ripartita tra impianti antintrusione e serrature.

Tecnologie per la sicurezza delle persone – 294 milioni di euro sono stati investiti in tecnologie per la sicurezza delle persone (“Safety”) negli edifici. Di questi, circa tre quarti (218 mln €) sono relativi ai sistemi antincendio, mentre il resto riguarda sistemi di illuminazione di emergenza.

Tecnologie per la salute degli occupanti – Le tecnologie per il controllo, il monitoraggio e la gestione della qualità dell’aria negli edifici (sistemi IAQ – Indoor Air Quality) hanno toccato i 17 milioni di investimento.

Investimenti in Automation technologies e piattaforme di gestione e controllo

Le stime dello Smart Building Report valutano in 2,3 miliardi di euro il volume d’affari generato dalle Automation technologies e dalle Piattaforme di gestione e controllo (le componenti hardware e software dell’infrastruttura di gestione e controllo degli Smart Building).

Nello specifico, gli investimenti in Automation technologies hanno inciso per 1,23 miliardi, mentre quelli in Piattaforme di gestione e controllo hanno raggiunto 1,14 miliardi. Per entrambi i settori è stata registrata una leggera riduzione rispetto l’anno precedente.

Automation technologies – Il settore della sensoristica ha prodotto un volume di affari pari a circa 800 milioni di euro, il 65% del totale. Seguono gli investimenti negli attuatori (25%) e nei Gateway (10%). Non esistono differenze sostanziali di investimento tra ambito residenziale o terziario.

Piattaforme di gestione e controllo – La maggior parte degli investimenti riguarda le piattaforme di tipo On-Premise (ossia collocate presso la sede): con circa 800 milioni rappresentano il 70% del totale. La restante parte riguarda gli investimenti in piattaforme di tipo Cloud.

Smart Building Report: gli scenari al 2025

Come si svilupperà il mercato da qui al 2025?

Lo Smart Building Report 2021 ha cercato di valutare lo sviluppo degli investimenti ipotizzando tre diversi scenari: uno scenario base, uno scenario moderato e uno scenario accelerato. Ognuno di essi prende in considerazione diverse variabili, come l’impatto del Covid-19, il livello di maturità del comparto tecnologico e la sua penetrazione del mercato, la carenza di materie prime, gli sviluppi normativi, gli incentivi fiscali (Superbonus, EcoBonus, ecc.), la propensione all’adozione di queste soluzioni da parte degli stakeholder.

Nello scenario base i potenziali effetti negativi causati da alcune di queste variabili (ad esempio, il Covid-19) prevalgono sui potenziali effetti positivi generati da altri fattori (tra questi, gli incentivi fiscali). Secondo questo scenario, il volume di mercato delle varie tecnologie interessate passerà dai 7,67 miliardi attuali a 9,5 miliardi nel 2025.

Lo scenario moderato considera invece i valori di mercato tendenziali del settore. Assecondando questi trend, gli investimenti nel 2025 ammonteranno a 12,1 miliardi.

Nello scenario accelerato i potenziali effetti positivi di alcune variabili incideranno maggiormente rispetto agli effetti negativi di altre. In questo scenario più “ottimistico”, il volume d’affari nel 2025 sarà pari a 21,4 miliardi di euro, quindi quasi il triplo rispetto a oggi.