È stato pubblicato lo scorso febbraio il secondo rapporto sul mercato degli Smart Building in Italia, che tira le somme sugli investimenti effettuati durante il 2019. Il report è stato curato dall’ Energy & Strategy Group della School of Management Politecnico di Milano. Qui avevamo già parlato del primo rapporto, relativo al periodo 2018. Da quanto emerge dallo Smart Building Report 2020, il volume complessivo degli investimenti in nuove tecnologie per gli edifici ammonta a circa 8 miliardi di euro (erano 3,6 miliardi l’anno precedente). Questa cifra, comunque importante e in forte crescita, sembra non essere un indicatore decisivo per valutare l’evoluzione smart del settore. Secondo i redattori del rapporto, infatti, di questi 8 miliardi di investimenti solo 2 miliardi hanno riguardato soluzioni davvero smart, ossia in grado di rendere “intelligente” un edificio e permetterne una gestione integrata e automatizzata.
Investimenti smart nel 2019: domina l’efficientamento energetico
Degli 8 miliardi di investimenti considerati, circa il 70% (5,5 miliardi) è stato assorbito dal settore Building Devices & Solutions, che include le tecnologie relative alla generazione di energia e all’efficienza energetica, oltre a quelle applicate a comfort, sicurezza e salute degli occupanti. L’ambito energetico è dunque quello che continua a trainare l’intero settore, con i suoi 3 miliardi di investimenti di cui 800 milioni in tecnologie smart. La parte restante degli investimenti è suddivisa equamente tra Automation Technologies (la sensoristica finalizzata alla raccolta dati) e Piattaforme di gestione e controllo (i software che raccolgono, elaborano e analizzano i dati).
Mercato Smart Building in Italia: un potenziale ancora da sviluppare
Oltre ai dati numerici, comunque da interpretare, si segnala una ancora scarsa consapevolezza sui benefici che le tecnologie smart possono garantire ai cittadini in termini di risparmio, efficienza e comfort. Gli operatori di settore propongono ad esempio la promozione di campagne di sensibilizzazione che illustrino i vantaggi concreti favoriti dall’introduzione di queste tecnologie.
In ogni caso, lo sviluppo degli investimenti nelle tecnologie per gli Smart Building non potrà che essere influenzato dall’andamento del mercato immobiliare. La diffusione di tecnologie smart dipenderà dallo sviluppo del comparto edilizio, che in Italia presenta strutture mediamente più vecchie rispetto al resto d’Europa. La costruzione di edifici nuovi e la ristrutturazione di quelli esistenti, interventi oggetto di interesse anche da parte della legislazione e dei vari Superbonus, saranno il motore che farà accelerare il mercato degli Smart Building nel prossimo futuro.
Smart Building: gli scenari per il 2025
L’Energy & Strategy Group ha delineato anche gli scenari per il prossimo quinquennio, tenendo in considerazione alcune variabili: l’impatto del Covid-19, la maturità del comparto tecnologico, gli sviluppi normativi, gli incentivi fiscali e la propensione all’adozione di queste tecnologie da parte del mercato.
Se, ad esempio, il settore Energy potrebbe accusare gli effetti della pandemia, a eccezione del comparto delle pompe di calore previsto in crescita, i settori delle Automation Technologies e delle Piattaforme di controllo e di gestione non risentiranno della crisi pandemica, o almeno ne risentiranno in misura minore. Si stima che il volume di investimenti su queste due categorie merceologiche potrebbe crescere mediamente del 16% annuo. Il mercato della sensoristica e degli attuatori raggiungerà i 2,7 miliardi di euro nel 2025, mentre quello delle piattaforme toccherà i 2,5 miliardi.
Startup italiane nel settore Smart Building
Il report ha analizzato anche la presenza di startup impegnate nell’ambito delle tecnologie per Smart Building. Il loro ruolo potrebbe essere infatti importante in prospettiva, orientando le strategie di innovazione. In questo ambito, le startup italiane sono ancora poche rispetto agli altri stati europei. Un dato che potrà essere migliorato se si metteranno in campo incentivi per lo sviluppo di soluzioni integrate e finalizzate ad aumentare il livello di digitalizzazione del Paese.
In ogni caso, l’ambito Building Devices & Solutions risulta essere il più rilevante (79%), sostenuto da una buona presenza di startup interessate alle tecnologie per l’efficienza energetica. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse anche verso le soluzioni di Security e Comfort: un numero inferiore di startup ha raccolto infatti maggiori finanziamenti complessivi rispetto al passato.