Con il termine “servitizzazione” (dall’inglese servitization) si intende quel processo che trasforma la vendita di prodotti in vendita di servizi. Esempi vicini alle nostre vite quotidiane sono i servizi di car sharing (che sostituiscono l’acquisto del bene auto), i software e gli hardware informatici pagati a canone (anziché acquistati una tantum), oppure anche il noleggio di stampanti abbinato al pagamento di un costo per copia.
Pioniere della servitizzazione fu Rolls Royce, che un paio di decenni fa ideò la modalità “Power-by-the-hour” per la fornitura dei propri propulsori per aeroplani. Questa strategia commerciale prevedeva che il cliente non pagasse il motore, bensì una tariffa dipendente dalle ore di utilizzo del propulsore, oltre ai servizi di installazione, monitoraggio e manutenzione.
Candy, noto produttore di lavatrici, ha invece recentemente lanciato il progetto WashPass, proponendo un canone mensile inclusivo di servizio di lavaggio, detersivi e ore di manutenzione.
Servitizzazione significa in pratica usare determinati beni senza possederli, pagandone appunto solo l’utilizzo.
Il ruolo decisivo delle nuove tecnologie
La servitizzazione può diventare il nuovo paradigma della produzione e del consumo nell’era della digitalizzazione. Il prodotto viene in pratica talmente dematerializzato da diventare un servizio.
È un fenomeno figlio del progresso tecnologico nei campi dell’informatica e delle telecomunicazioni: senza l’ampia diffusione delle connessioni a banda ultra larga, dell’Internet of Things, del Cloud computing e dei Big Data, per citare solo alcune delle principali tecnologie, la servitizzazione non potrebbe esistere così come la conosciamo.
Questo fenomeno si sta diffondendo rapidamente anche in diversi settori dell’industria. Gli Smart Building industriali possono infatti sfruttare la servitization grazie all’IIoT – l’Industrial Internet of Things – che permette di connettere tra loro macchinari produttivi, sistemi energetici e infrastrutture aziendali, raccogliendone ed elaborandone i dati di funzionamento.
Servitizzazione negli Smart Building industriali
La diffusione dei sensori sui macchinari di produzione, lo sfruttamento di risorse remote tramite il Cloud, l’elaborazione e l’accesso ai dati sono i fattori abilitanti della “service transformation”. Gli Smart Building industriali sono dunque già predisposti alla transizione verso questo nuovo modello di business.
Un esempio concreto è quello del “Light as a Service” per l’illuminazione aziendale. Il modello LaaS prevede che l’impresa cliente non acquisti il prodotto (gli impianti a Led), ma il servizio relativo (l’illuminazione degli ambienti) in un’ottica di riduzione dei costi e di efficienza energetica. Lo stesso modello può però essere applicato anche ad altri ambiti, come ad esempio l’utilizzo di pompe, caldaie o dei macchinari produttivi.
Il processo di servitizzazione sta così trasformando l’industria, portando molte aziende a ragionare in ottica pay-per-use. Tutto ciò permette di evitare ingenti investimenti iniziali e di ottimizzare i costi.
La servitizzazione garantisce alle aziende anche una migliore continuità produttiva. I dati che ricevono i fornitori da chi utilizza il bene danno infatti importanti indicazioni sul funzionamento del prodotto, sulle sue performance, sulla salute dei vari componenti e su potenziali problemi. Grazie a questi dati è possibile attuare politiche di manutenzione predittiva e reattiva, che mettono al riparo da fermi macchina dovuti a guasti inattesi.
I vantaggi della servitizzazione per fornitori e clienti
L’introduzione delle tecnologie digitali nell’industria sta trasformando la manifattura tradizionale in Smart manufacturing, con lo scopo di migliorare produttività ed efficienza.
Negli ultimi anni, molte aziende hanno cambiato la loro prospettiva: da un’offerta prodotto-centrica a un’offerta integrata di prodotti e servizi, se non addirittura prevalentemente servizio-centrica. La servitizzazione sta rappresentando una grande opportunità per le aziende che vogliono aggiungere valore alla propria offerta, differenziarsi dai concorrenti e generare ulteriori ricavi.
Per le aziende clienti che ricorrono a questi servizi, i vantaggi si riconoscono nella riduzione dei costi legati all’acquisto di prodotti o beni durevoli, in una costante assistenza post vendita, in un migliore rapporto con il fornitore in un’ottica di lungo termine e nella possibilità di monitorare meglio l’uso delle apparecchiature e i loro consumi.