Nell’era digitale in cui viviamo, il settore portuale sta abbracciando sempre di più le tecnologie smart per rivoluzionare la gestione delle proprie operazioni. I cosiddetti “porti intelligenti” stanno emergendo come luoghi di innovazione, in grado di migliorare la logistica attraverso l’adozione di soluzioni avanzate come 5G, Internet of Things, Intelligenza Artificiale, guida autonoma e blockchain.
La necessità dell’industria marittima e portuale di innovarsi deriva dagli enormi volumi di traffico raggiunti dai principali scali mondiali. Il ruolo dei porti nell’economia globale è diventato sempre più evidente negli ultimi anni: oltre il 90% delle merci viene trasportato via mare. Qualsiasi interruzione può quindi avere un effetto a catena significativo.
L’automazione e la digitalizzazione dei porti hanno dunque l’obiettivo di aumentare l’efficienza del lavoro, ridurre i tempi di smistamento, agevolare il “traffico” delle navi e contenere i costi. Ovviamente ogni intervento tecnologico non può essere identico per tutte le realtà, ma adeguarsi al singolo ecosistema portuale.
Movimentazione automatizzata delle merci e monitoraggio avanzato
Una delle pietre angolari dei porti intelligenti è l’automazione. L’utilizzo di robot, droni e veicoli autonomi all’interno dei porti sta riducendo i tempi di movimentazione delle merci e minimizzando gli errori umani.
Nello specifico, è l’automazione del trasporto orizzontale a rappresentare la prossima frontiera delle operazioni portuali, al fine di renderle più sicure ed efficienti. Per ottenerla, è necessario un approccio integrato nell’implementazione delle nuove tecnologie nella rete, nelle infrastrutture e nei veicoli.
I porti più avanzati combinano 5G, Intelligenza Artificiale e tecnologie di guida autonoma per esprimere tutto il potenziale dell’automazione nella movimentazione delle merci. Reti di sensori che operano su robuste reti 5G connettono così strade e veicoli dell’area portuale, permettendo a questi ultimi di muoversi nel porto senza conducente, supportati da Intelligenza Artificiale e cloud computing.
D’altronde la sperimentazione della guida autonoma nei porti è più semplice rispetto a quella sulle strade aperte a tutti. L’ambiente portuale è infatti semi-chiuso e la circolazione è più lenta. Il trasporto orizzontale nei porti rappresenta dunque il contesto ideale per la ricerca sulla guida autonoma, in termini di difficoltà tecnica e di conformità normativa.
Oltre a questo, l’adozione di sensori avanzati e di sistemi di monitoraggio in tempo reale consente ai porti di raccogliere dati preziosi sulla movimentazione delle merci, sul traffico marittimo e sulle condizioni ambientali. Questi dati sono poi analizzati per ottimizzare le rotte di navigazione, prevedere potenziali problemi e migliorare la pianificazione delle operazioni.
Gestione delle informazioni e Blockchain
Un altro aspetto cruciale dei porti intelligenti è la gestione delle informazioni. La tecnologia blockchain, ad esempio, viene adottata per garantire la trasparenza e la sicurezza nelle transazioni commerciali e doganali. Ciò semplifica la verifica dell’origine e della destinazione delle merci, riducendo il rischio di frodi e semplificando il processo di sdoganamento.
Le piattaforme basate su blockchain consentono a tutti gli attori della catena di approvvigionamento di condividere informazioni in tempo reale, garantendo la tracciabilità delle merci e accelerando la movimentazione portuale.
Alcuni dei porti più intelligenti al mondo
Il porto cinese di Tianjin è uno dei sette porti più grandi del mondo. Per alleggerire il carico del lavoro quotidiano, lo scalo sta adottando una piattaforma avanzata che utilizza le tecnologie più recenti – digital twin, guida autonoma, 5G, cloud computing e IoT – per creare un sistema più connesso, intelligente e automatizzato.
I veicoli sono ad esempio guidati da remoto e il personale non deve affrontare condizioni di lavoro pericolose e malsane. La soluzione aiuta a risparmiare denaro, riducendo i costi complessivi di circa il 30%. Inoltre, il porto sta diventando più verde, producendo energia rinnovabile e consumando il 17% di energia in meno rispetto a prima.
Il porto di Singapore è il più trafficato al mondo. Il nuovo terminal di Tuas, una volta completato, sarà uno dei migliori porti intelligenti del pianeta. In primo luogo, si sta sviluppando un sistema di gestione del traffico navale di nuova generazione per fornire una conoscenza accurata e in tempo reale del traffico marittimo, in modo da migliorare l’efficienza delle operazioni portuali e ridurre i tempi di consegna delle navi.
Per la movimentazione dei container saranno utilizzati veicoli a guida autonoma e gru da cantiere automatizzate. Le operazioni portuali saranno gestite in remoto da un Centro di controllo, liberando risorse e migliorando la produttività. Inoltre, l’Autorità Marittima e Portuale di Singapore punta a far sì che il porto di Tuas raggiunga zero emissioni nette entro il 2050, grazie all’utilizzo di attrezzature e veicoli elettrici e alla costruzione di edifici ecologici a basso consumo energetico.
In Europa, il benchmark tecnologico è il porto di Rotterdam. Qui, i robot scaricano e caricano container in modo totalmente automatizzato. Utilizzando i sensori, la gestione intelligente dei dati e l’Intelligenza Artificiale, le anomalie sulle infrastrutture sono identificate in anticipo e convertite in informazioni utili.
L’ambizione dell’autorità portuale è poi quella di consentire la navigazione autonoma all’interno del porto di Rotterdam entro il 2030. Un passo importante in questo senso è lo sviluppo di un digital twin: una rappresentazione digitale del porto che include le infrastrutture, i movimenti delle navi, le condizioni meteorologiche e altre informazioni. Il porto di Rotterdam utilizza inoltre la tecnologia blockchain per tracciare i container in ogni momento della spedizione, eliminando i documenti cartacei.
Porti intelligenti: verso una nuova logistica portuale
Porti sempre più digitali, sostenibili e connessi vengono progettati per soddisfare le esigenze di un traffico marittimo in continuo aumento. Gli strumenti fondamentali che trasformano un semplice porto in un porto intelligente sono la connessione 5G e l’Internet of Things, che collegano in rete navi, gru, camion e container. Big Data e Intelligenza Artificiale consentono poi di elaborare modelli che individuano i tempi e i modi migliori per movimentare e stivare le merci.
I porti intelligenti stanno anche navigando verso la sostenibilità ambientale. L’impiego di fonti di energia rinnovabile come pannelli solari e turbine eoliche aiuta a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni portuali. Inoltre, l’ottimizzazione delle operazioni grazie all’automazione e all’analisi dei dati contribuisce a ridurre consumo di carburante ed emissioni in atmosfera.
L’avvento delle tecnologie smart sta dunque trasformando i porti in centri di eccellenza logistica, in grado di gestire grandi volumi di merci in modo efficiente e sicuro. L’automazione, il monitoraggio avanzato, la gestione delle informazioni tramite blockchain e l’adozione di energie pulite sono solo alcune delle tante innovazioni che stanno ridefinendo la logistica portuale.