Ci sono ponti talmente famosi da essere diventati il simbolo di una città o di un territorio. Spesso per la loro storicità, bellezza o innovatività tecnologica vengono considerati una tappa obbligata per i viaggiatori.
Nel corso dei secoli, l’uomo ha costruito ponti per superare gli ostacoli, collegare luoghi separati, rendere il mondo un posto più accessibile a tutti. Nel farlo, oltre alla funzionalità, il più delle volte non ha rinunciato all’estetica e al desiderio di creare qualcosa che restasse nel tempo.
“Semplici” infrastrutture si trasformano così in ambite mete turistiche, opere d’arte in ogni senso, da fotografare e da attraversare con spirito d’esplorazione.
In questo articolo, vi portiamo su 10 ponti famosi, forse i più famosi del mondo. Abbiamo scelto le strutture su cui si può transitare in auto, non citando quelle esclusivamente pedonali: quindi niente Ponte di Rialto, Ponte Vecchio o il Ponte Carlo di Praga.
Insomma, se volete fare un viaggio “on the road”, potete passare anche da qui.
Ponte di Brooklyn, New York (USA)
Quando parliamo di ponti famosi, è doveroso iniziare dal più noto di tutti: il ponte di Brooklyn, a New York.
Se l’aggettivo “iconico” è un termine spesso inflazionato, tanto da perdere valore, di certo riacquista tutto il suo significato se lo utilizziamo per descrivere questa struttura. Sarà anche per il fatto che lo abbiamo ammirato in un numero incalcolabile di film americani – indimenticabile nella locandina di C’era una volta in America – ma il ponte di Brooklyn è il ponte per antonomasia.
Inaugurato nel maggio del 1883, il Brooklyn Bridge collega Manhattan e Brooklyn superando l’East River. Simbolo del progresso tecnico degli Stati Uniti, è uno dei più antichi ponti sospesi del Paese e all’epoca dell’apertura era anche il più lungo del mondo (1.825 metri), superato nel 1903 dal vicino ponte di Williamsburg.
Il ponte di Brooklyn ha una carreggiata a sei corsie ed è dotato di una passerella pedonale aperta a pedoni e ciclisti. Il suo valore storico e culturale è certificato dal 1964, quando il ponte è stato riconosciuto come National Historic Landmark, per poi entrare due anni dopo nel Registro Nazionale dei luoghi storici americani.
Golden Gate Bridge, San Francisco (USA)
Anche nel caso del Golden Gate Bridge di San Francisco, il nostro immaginario è influenzato dalla miriade di pellicole cinematografiche e serie televisive che lo ritraggono. Una fra tutte, La donna che visse due volte (Vertigo, in originale) del maestro Alfred Hitchcock. Non si può dunque pensare alla West Coast senza inserire nel nostro panorama mentale il Golden Gate Bridge, forse l’attrazione più famosa e fotografata della California.
La sua costruzione, terminata nel 1937, aveva lo scopo di collegare la città di San Francisco alla Marin County, più a nord, passando sullo stretto del Golden Gate.
Il ponte è lungo in totale 2.737 metri, mentre la distanza tra le torri della campata principale è di 1.282 metri. Quando venne inaugurato, fu il Golden Gate Bridge a conquistare il record di ponte sospeso più lungo del pianeta.
Altra caratteristica che lo rende unico è il suo colore rosso-arancio, scelto affinché il ponte sia più visibile durante le giornate di fitta nebbia che caratterizzano la Baia di San Francisco.
Bixby Creek Bridge, Monterey (USA)
Rimanendo sempre negli Stati Uniti, e non muovendoci dalla California, possiamo visitare il Bixby Creek Bridge, noto anche come Bixby Canyon Bridge.
Situato sulla costa del Big Sur, nella contea di Monterey, è apprezzato dai turisti per il suo pregevole design e per il magnifico scenario che lo circonda. Alcuni siti di viaggi, lo definiscono come un sito turistico altamente “instagrammabile”. Anche per questo rientra nel novero dei ponti famosi americani.
Il Bixby Creek Bridge, composto da una campata in cemento armato, è un gioiello d’ingegneria ormai parte integrante del paesaggio. Prima dell’apertura del ponte, nel 1932, i residenti dell’area del Big Sur erano praticamente isolati durante l’inverno. Quando fu completato, era il ponte ad arco a campata unica più alto del mondo (110 metri) e rimane ancora oggi uno dei più elevati.
Anche questo ponte, per il fatto di essere particolarmente “fotogenico”, è comparso in diversi film – il più famoso è Basic Instinct – e ha fatto da sfondo a molti spot pubblicitari di automobili.
Tower Bridge, Londra (Regno Unito)
Tra i ponti famosi del Vecchio Continente, un posto “regale” lo occupa senz’altro il Tower Bridge di Londra. Costruito tra il 1886 e il 1894, è un classico esempio di ingegneria vittoriana, nonché il soggetto più presente nelle cartoline della capitale inglese.
Lungo 244 metri, il ponte non è molto alto, infatti attraversa il Tamigi a soli 9 metri dalla superficie dell’acqua. Ciò che lo rende così spettacolare sono le due torri neogotiche alte 65 metri che lo sostengono.
Le autovetture possono attraversarlo a velocità piuttosto ridotta, mentre sono controllate da decine di telecamere. A un’altezza di 43 metri vi è poi un passaggio pedonale con una copertura in vetro, che offre al turista una vista impareggiabile sul Tamigi.
Spettacolo nello spettacolo è l’apertura del ponte, che si verifica durante il passaggio di grandi navi e in altre situazioni particolari, per una media di circa tre volte al giorno.
Pont Alexandre III, Parigi (Francia)
Restando in Europa, un altro ponte che merita di essere visitato è il Pont Alexandre III, a Parigi.
Costruito in stile Art Nouveau per celebrare l’alleanza franco-prussiana, è composto da un’unica arcata lunga 107 metri, che mette in collegamento il Grand Palais e il Petit Palais all’Hotel des Invalides, attraversando la Senna.
Inaugurato nel 1900 in occasione dell’Esposizione universale, è ornato di sculture allegoriche sovrastate da cavalli dorati. Alle quattro estremità del ponte si elevano dei piloni decorativi con rappresentazioni della Francia medievale, rinascimentale, di quella del Re Sole e contemporanea. Ca va sans dire, è il ponte più decorato e forse il più bello di tutti quelli che sormontano la Senna. Il Pont Alexandre III è stato dichiarato monumento storico nel 1975.
Viadotto di Millau, Millau (Francia)
Grazie alla sua altezza di 343 metri, il viadotto di Millau è il più alto d’Europa e per questo tra i ponti più famosi che conosciamo.
Si tratta di un’infrastruttura piuttosto recente: è stata infatti inaugurata nel 2004. Tra i ponti contemporanei più all’avanguardia, è costituito da un ponte strallato che attraversa la valle del fiume Tarn, nei pressi di Millau, nella Francia meridionale.
Vista la sua “natura” altamente spettacolare, i turisti sono soliti fotografare la struttura e il panorama circostante mentre lo percorrono in auto. Questo ha aumentato il pericolo di incidenti sul ponte, tanto che le autorità francesi sono state costrette a ridurre il limite di velocità da 130 a 110 km/h.
Con una lunghezza di 2,5 chilometri, il viadotto di Millau è un’infrastruttura tecnologicamente avanzata, ma anche piacevole dal punto di vista estetico. Per progettare l’opera, sembra siano serviti 13 anni di studi.
Ponte Dom Luís, Porto (Portogallo)
Il Ponte Dom Luís I collega le due sponde del Douro, il fiume che attraversa la città di Porto. La sua inconfondibile struttura in ferro è tipica dello stile dall’architetto che l’ha progetta, il tedesco Théophile Seyrig, non a caso allievo di Gustave Eiffel.
Al termine dei lavori, nel 1876, il Ponte Dom Luís I era considerato il ponte in ferro più lungo al mondo: quasi 400 metri da riva a riva. Il ponte fu costruito principalmente per il traffico stradale, che lo percorreva su entrambi i livelli. Dal 2003, il livello superiore è stato riservato ai treni della tranvia cittadina e ai pedoni.
Meta turistica per chi visita la città di Porto, dal 1996 il ponte è annoverato tra i siti del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Ponte delle Catene, Budapest (Ungheria)
Buda da una parte del Danubio e Pest d’altra. Fino al 1873 erano due città distinte, prima di fondersi nella capitale ungherese di Budapest.
A unirle a livello viario prima ancora che a livello amministrativo ci pensò il Ponte delle Catene, inaugurato nel 1849. Quando l’infrastruttura ancora non esisteva, si poteva andare da Buda a Pest per mezzo di un ponte su chiatte che funzionava solo d’estate.
Oggi le due parti della città sono collegate da diversi ponti, più o meno famosi, ma il più importante resta questo, che con i suoi 375 metri di lunghezza era ai tempi della sua costruzione uno dei ponti sospesi più lunghi del continente.
Ad accogliere chi attraversa il Ponte delle Catene, ci sono imponenti leoni in pietra. Il traffico stradale passa sotto i due archi dei piloni in stile neoclassico, mentre la via pedonale scorre sulla parte esterna degli archi sostenuta da mensole.
Akashi-Kaikyo Bridge, Kobe e Iwaya (Giappone)
Ricorda il Golden Gate Bridge, ma si trova in Giappone. Stiamo parlando del ponte di Akashi-Kaikyo, noto anche come Pearl Bridge. Il suo scopo è collegare la città di Kobe, sulla terraferma, a quella di Iwaya, sull’isola di Awaji.
Entra a pieno titolo nell’elenco dei ponti più famosi del pianeta perché è il secondo ponte sospeso del mondo per lunghezza: quasi 4 chilometri che si sviluppano sullo stretto di Akashi, di cui 1.991 metri di campata principale.
Aperto nel 1998, la campata centrale era in origine di 1.990 metri, ma il forte terremoto di Kobe del ’95 spostò la torre sud di circa un metro.
Una curiosità: fino 18 marzo 2022, il ponte di Akashi deteneva il primato del ponte sospeso più lungo al mondo. L’inaugurazione del nuovo ponte sullo stretto dei Dardanelli gli ha sottratto il primato per 32 metri.
Sydney Harbour Bridge, Sydney (Australia)
Il ponte più visitato e fotografato d’Australia è il Sydney Harbour Bridge, il più grande ponte ad arco in acciaio del mondo.
Inaugurato nel 1932, il ponte attraversa il porto di Sydney e si trova vicino alla celeberrima Sydney Opera House. Attraversato da strade, dalla ferrovia e da piste ciclabili, mette in collegamento la North Shore con il quartiere centrale degli affari della città australiana.
Il Sydney Harbour Bridge è una delle opere più riconoscibili del suo Paese. Chiamato anche “The Coathanger” (“L’Appendiabiti”) dalla gente del posto per via della sua forma, è uno dei biglietti da visita della città. Chi ci sale sopra può godere dalla sua vetta di un panorama davvero memorabile.