Come trasformare un museo in un museo smart? Grazie alle tecnologie IoT anche i tradizionali luoghi di cultura possono guardare al futuro e diventare Smart Building, acquisendo tutte le qualità di un edificio intelligente e allo stesso tempo offrendo qualcosa in più ai visitatori.

Finora, le applicazioni per Smart Building hanno riguardato soprattutto immobili industriali ed edifici commerciali. Ma in un periodo storico in cui le tecnologie connesse sono sempre più un valore aggiunto per moltissimi settori, anche il sistema museale può trarne vantaggio.

Ciò riguarda da vicino anche l’Italia, Paese in cui il turismo culturale – che ha nei musei uno dei suoi pilastri – genera annualmente oltre 140 milioni di presenze. Questo fenomeno rappresenta una ricchezza per l’economia nazionale e va alimentato anche adottando le soluzioni più innovative. Un museo smart può infatti migliorare l’esperienza del visitatore e la redditività della struttura espositiva.

Vediamo alcune soluzioni IoT che i musei possono implementare per diventare musei intelligenti.

Soluzioni IoT per garantire il microclima interno

La conservazione dei manufatti storici presenta diverse sfide. Molti di questi oggetti sono infatti sensibili ai minimi cambiamenti di umidità, luce e temperatura, che possono deteriorarli. Visto che in genere i musei sono strutture molto ampie, non è facile mantenere le perfette condizioni microclimatiche nell’intero edificio. Il monitoraggio delle fluttuazioni ambientali diventa dunque essenziale.

Installando sensori IoT, il personale del museo sarà in grado di monitorare in tempo reale ogni cambiamento microclimatico e regolare di conseguenza temperatura, umidità e illuminazione. La capacità di controllare con precisione questi fattori ambientali proteggerà i preziosi manufatti dai danni e limiterà gli interventi di restauro sulle opere, con risparmi a lungo termine per il museo.

Le tecnologie per Smart Building consentono inoltre la gestione intelligente dell’energia all’interno del museo. I sistemi di illuminazione e riscaldamento/raffreddamento possono essere ottimizzati in base alla presenza dei visitatori e agli orari di apertura. Questo si traduce in una riduzione dei costi operativi e in un minore impatto ambientale.

Rilevare le perdite per salvaguardare le opere

Come abbiamo visto in precedenza, molti manufatti storici devono essere conservati in determinate condizioni. Dal momento che l’esposizione all’umidità può danneggiare gravemente un’opera, è fondamentale che eventuali perdite d’acqua siano rilevate immediatamente.

I sensori per le perdite d’acqua possono essere posizionati in punti critici del museo per allertare il personale al primo segno di fuoriuscita di acqua da un tubo o da un condizionatore, oppure in caso di entrata di acqua dall’esterno. Essere in grado di individuare esattamente la provenienza della perdita nel momento in cui si verifica può ridurre drasticamente i danni agli oggetti esposti.

Museo smart: il monitoraggio dei visitatori

Le tecnologie IoT possono essere utilizzate per monitorare i flussi dei visitatori, i loro movimenti all’interno del museo e le loro “preferenze artistiche”. Installando un contatore di persone presso gli ingressi di ogni sala, sarà possibile tenere traccia del numero di visitatori che entrano ed escono da ogni spazio museale. Elaborando questi dati, i responsabili del museo smart potranno capire quali ambienti sono più frequentati.

Per analisi più approfondite, è possibile inoltre tracciare la posizione delle persone all’interno di ogni sala attraverso sensori installati nel soffitto. Ciò consente di individuare con precisione dove si trovano i visitatori, di analizzare i loro schemi di movimento e soprattutto di capire davanti a quali opere si soffermano e per quanto tempo.Un monitoraggio dei flussi di questo tipo permetterebbe così di misurare il “grado di attrattività” di un’opera rispetto alle altre, supportando valutazioni di tipo commerciale o relative alla collocazione dei pezzi di una collezione all’interno del museo.

Un’esperienza più interattiva per il pubblico

Con l’aiuto dei dispositivi IoT, artisti, musei e gallerie stanno trovando nuovi modi per rendere le mostre più interattive. Utilizzando semplici strumenti come smartphone o tablet, i visitatori possono usufruire di audioguide interattive, mappe digitali e informazioni di contesto mentre esplorano il museo smart.

Questo modo di scoprire gli ambienti offre un maggiore coinvolgimento rispetto a una visita tradizionale, consentendo al visitatore di personalizzare la sua esperienza e agli artisti contemporanei di creare installazioni ed esperienze uniche.

Soluzioni IoT sono state usate anche per creare mostre ed eventi interattivi attraverso tecnologie indossabili. Ad esempio, il Children’s Museum di Houston promuove caccie al tesoro all’interno dell’edificio. Sfruttando la tecnologia RFID passiva a bassa frequenza collegata ai braccialetti dei piccoli visitatori, la posizione dei partecipanti al gioco è monitorata in tempo reale.

Sistemi IoT per migliorare la sicurezza

Una delle missioni dei musei è quella di proteggere il loro patrimonio artistico. Il supporto della tecnologia IoT può fare un’enorme differenza su questo fronte. Ad esempio, i sensori IoT possono essere posizionati su tutte le porte e le finestre.

Questi sensori avvisano la sicurezza ogni volta che una porta o una finestra viene aperta, chiusa o danneggiata. I sensori di vibrazione e movimento possono anche essere posizionati attorno alle opere, allertando la sicurezza quando un oggetto viene toccato o spostato.

Un’altra soluzione per tutelare le opere d’arte è quella di usare i sensori IoT per monitorarne il tragitto quando vengono spostate, in modo da impedire che siano smarrite o rubate.

Con il museo smart la cultura circola più facilmente

Un museo smart può essere un’enorme risorsa per l’efficienza del sistema museale e per rendere ancora più attrattive le ricchezze storico-artistiche di un Paese. Per questo, i princìpi dello Smart Building e gli avanzamenti dell’Internet of Things saranno destinati a diffondersi anche nel campo della cultura.

In particolare, i musei possono ottenere dalle nuove tecnologie diversi vantaggi in termini di tutela delle opere, di coinvolgimento del visitatore, di efficienza energetica e di redditività.

Gli impatti delle nuove tecnologie interessano però anche il sistema culturale nel suo complesso. Un museo intelligente può infatti favorire una sorta di democratizzazione dell’arte e della cultura, in quanto le tecnologie abbattono le barriere, rendendo la conoscenza accessibile a un pubblico sempre più vasto.

Un museo smart può essere così un potente strumento educativo, in cui fisico e digitale si integrano per fornire approfondimenti a turisti, studenti, insegnanti e ricercatori.

Inoltre, le tecnologie digitali possono facilitare la collaborazione tra musei. Il veloce scambio di informazioni tra istituzioni supporta infatti la ricerca e la conservazione del patrimonio culturale