Quanto sta crescendo il mercato dell’Internet of Things in Italia? A rispondere a questa domanda ci ha pensato l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che ha raccolto e pubblicato i dati riferiti al 2022 relativi al mercato IoT nel nostro Paese.

Secondo le stime dell’Osservatorio, questo specifico mercato ha registrato una crescita totale del 13% rispetto all’anno precedente, raggiungendo così un giro d’affari di 8,3 miliardi di euro.

Tra i settori di applicazione che hanno trainato il mercato dell’Internet of Things in Italia c’è senza dubbio quello degli Smart Building, che ha fatto segnare un +19% rispetto al 2021. Meglio ancora le applicazioni per Smart Factory, al +22%.

C’è da considerare che questi due specifici comparti sono stati favoriti senza dubbio dai vari incentivi fiscali e superbonus in vigore nel periodo, che hanno alimentato la crescita percentuale a due cifre degli investimenti tecnologici.

Per quanto riguarda invece l’immediato futuro, gli investimenti sull’Internet of Things saranno sostenuti ancora dal PNRR, in particolar modo per implementare tutte quelle applicazioni incentrate sul risparmio energetico.

Smart Building e Internet of Things in Italia

Degli 8,3 miliardi spesi in Italia per le soluzioni Internet of Things, 1,3 miliardi hanno interessato gli Smart Building. Secondo la ricerca, il dato numerico e la sua crescita rispetto al passato sono il risultato di una nuova consapevolezza da parte del settore edile.

L’Osservatorio del Politecnico di Milano ha infatti evidenziato come le aziende edili ritengano sempre più importante sviluppare queste tecnologie, soprattutto per migliorare l’offerta al cliente.

In questo ambito è da segnalare il successo dello Smart metering, ossia la dotazione degli edifici di contatori intelligenti, in grado di comunicare in tempo reale con i fornitori dei servizi e gli utenti. Questi strumenti consentono una migliore comprensione dei consumi energetici, permettendo di prendere decisioni più informate riguardo all’utilizzo delle risorse.

Anche se persiste un dichiarato limite strutturale – ossia la mancanza di figure professionali nel settore edile esperte di Internet of Things – quasi tutte le imprese hanno compreso comunque la necessità di investire nelle soluzioni smart, sia nelle ristrutturazioni sia nelle nuove costruzioni.

Il futuro dei nostri edifici sarà dunque inevitabilmente smart, e le soluzioni basate sull’Internet of Things aiuteranno ad accelerare questo percorso.

L’Internet of Things nelle Smart Factory

Anche il mondo dell’industria si segnala per l’adozione crescente dell’Internet of Things allo scopo di migliorare i processi produttivi e contenere i consumi. Nel corso del 2022 sono stati infatti investiti 780 milioni di euro in soluzioni orientate alla creazione di Smart Factory.

Dalle analisi dell’Osservatorio risulterebbe che il 77% delle grandi aziende e il 58% delle PMI abbia attivato progetti IoT. Il dato più interessante è l’avanzata tecnologica delle piccole e medie imprese che, forse grazie anche al sistema degli incentivi, hanno compiuto notevoli passi in avanti sull’Internet of Things, avviando progetti che permettono di analizzare i dati e creare nuovi servizi.

Anche in questo settore, però, un limite è quello delle competenze. Il 48% delle grandi aziende e il 70% di quelle medio-piccole si dichiarano in difficoltà nell’utilizzare i dati raccolti in tutto il loro potenziale. L’analisi e la valorizzazione dei dati per avere Smart Factory sempre più efficienti dovrà dunque passare per la formazione e per la creazione di nuove figure professionali specializzate su questi temi.

Gli altri ambiti di applicazione dei sistemi IoT

Il comparto che più ha sfruttato le soluzioni IoT nel corso del 2022 resta quello della Smart Mobility e in particolare l’automotive. La progettazione di Smart Car ha infatti convogliato investimenti IoT per 1,4 miliardi di euro.

Anche i progetti di shared mobility, i sistemi di smart parking e i semafori intelligenti hanno contribuito ad alimentare il mercato dell’Internet of Things relativo alle soluzioni di mobilità. La dimensione della crescita di questo specifico settore è però più contenuta rispetto ai comparti immobiliare e industriale. Ciò potrebbe suggerire una certa maturità del mercato e una sua prossima stabilizzazione.

Relativamente alle Smart City gli investimenti sono stati di 830 milioni di euro, mentre il dato più interessante è la grande ascesa delle soluzioni IoT nel settore dell’agricoltura. La cosiddetta Smart Agricolture, in Italia, ha infatti speso 540 milioni di euro per l’Internet of Things, con un tasso di crescita del 32% sull’anno precedente.

Le nuove tecnologie e le piattaforme IoT stanno dunque mettendo radici profonde anche nel mondo dell’agricoltura, sempre più orientato alla modernizzazione dei metodi produttivi. Tra i benefici attesi ci sono il contenimento dei costi, l’aumento della qualità e della quantità della produzione, per risultati economici sempre migliori.