Per molti anni l’industria dell’illuminazione si è concentrata esclusivamente sulle esigenze di visione dell’uomo. Studi più recenti hanno messo in evidenza l’influenza che la luce artificiale ha sul nostro benessere psico-fisico: la ricerca nel settore dell’illuminazione ha quindi cominciato a virare verso un approccio più olistico che tenesse conto non solo delle esigenze visive, ma anche dei ritmi biologici che contraddistinguono la nostra vita e determinano la nostra buona salute. E la Human Centric Light (HCL), resa possibile dalla tecnologia LED e dall’Internet of Things, ha raccolto questa nuova sfida per offrire un nuovo tipo di illuminazione.
Cos’è La Human Centric Light
Scopo della Human Centric Light è quello di replicare il naturale ciclo di luce e buio attraverso un’illuminazione artificiale che risponda il più fedelmente possibile ai ritmi biologici dell’uomo.
Al di là della necessità di un’adeguata visione, la HCL aiuta dunque il corpo umano a rimanere allineato con i ritmi circadiani naturali. Questa tecnologia simula i cambiamenti dinamici dell’intensità, della temperatura e del colore della luce naturale nel corso della giornata perché possa adattarsi alle esigenze dell’uomo, favorendo cioè un’illuminazione visivamente confortevole che sia da supporto alle normali necessità funzionali.
Gli effetti biologici della luce
Nella nostra retina sono presenti neuroni chiamati ipRGC che hanno lo scopo di comunicare direttamente con la parte del cervello che è sede dell’orologio circadiano. Gli ipRGC danno avvio al processo biochimico durante il quale le cellule dei fotorecettori generano segnali elettrofisiologici in risposta ai fotoni catturati. A seconda del segnale trasmesso, il cervello regola la secrezione o la soppressione di ormoni come dopamina, cortisolo, serotonina e melatonina.
In condizioni di buio o di scarsa illuminazione, la ghiandola pineale viene attivata per produrre la melatonina, ormone che favorisce il sonno. Quando invece l’occhio percepisce una radiazione ottica di maggiore intensità, il rilascio di melatonina si arresta e viene attivata la produzione di dopamina, essenziale per la coordinazione muscolare; cortisolo che promuove la veglia; serotonina che migliora l’umore e la motivazione.
La maggior parte delle persone svolge lavori in ambienti chiusi, in cui l’illuminazione può causare stravolgimenti del ritmo circadiano con conseguenti effetti negativi sulla salute. Non è solo il sonno, e quindi il senso di stanchezza, a essere influenzato dalla luce artificiale, l’interruzione dei normali ritmi biologici può portare a obesità, diabete, depressione e disturbi cardiovascolari.
Human Centric Light e tecnologia LED
Come accennato, oggi progettare la luce secondo criteri Human Centric Light è ancora più facile grazie alla tecnologia LED che ha saputo rivoluzionare il settore della luce artificiale.
La dinamicità dei LED offre enormi opportunità per l’implementazione di funzionalità avanzate. Questo tipo di tecnologia copre l’intero spettro della luce e ne abbraccia una gamma completa di temperature di colore e intensità, permettendo inoltre di modularla e regolarla in base alle necessità e al tempo di utilizzo. I LED, in relazione all’illuminazione HCL, permettono di produrre una luce di qualità il più possibile simile alla luce naturale.
Per rispettare i criteri della Human Centric Light, un progetto deve ovviamente garantire risultati reali per il benessere quotidiano di chi abita gli spazi. È importante quindi affidarsi a professionisti per questo tipo di progettazione, onde evitare spiacevoli effetti negativi.
Human Centric Light: le possibili applicazioni
Scopo della Human Centric Light è quello di mitigare le conseguenze fisiologiche e psicologiche dovute alla discrepanza tra luce naturale e luce artificiale, migliorando gli ambienti non solo dal punto di vista visivo, ma anche il benessere delle persone. A godere dei vantaggi dell’illuminazione HCL possono essere prima di tutto le strutture sanitarie che con questa nuova tecnologia possono creare una più piacevole esperienza di degenza per il paziente promuovendo un veloce recupero e prevenendo eventuali sintomi depressivi.
La Human Centric Light aiuta a migliorare la concentrazione e le prestazioni cognitive e a ridurre l’affaticamento, le strutture educative possono quindi ricavare notevoli vantaggi. E ancora uffici e luoghi di lavoro dove un più ampio spettro di colore della luce può migliorare la soddisfazione, il benessere e quindi le prestazioni dei dipendenti. E ancora, se inserita all’interno di attività commerciali, la HCL può migliorare l’esperienza di acquisto del cliente.
Insomma, investire nell’illuminazione del futuro è solo un vantaggio per le aziende, per i dipendenti e per chiunque sia costretto a vivere per molte ore in ambienti chiusi, purché sia progettata secondo specifici criteri da un team di professionisti.