L’implementazione della tecnologia 5G avrà un impatto dirompente nelle nostre vite, rivoluzionando ogni settore, a partire da quello dell’automotive. Una connettività ultraveloce ci permetterà nel prossimo futuro di spostarci in macchine a completa guida autonoma, macchine che non richiederanno quindi l’intervento umano.
Nonostante le aziende automobilistiche stiano facendo rapidi progressi nel campo della guida autonoma, ci vorrà ancora qualche anno perché le auto possano “guidarsi da sole”. Per il 2021 sono però attese le prime vetture dotate di automazione di livello 3 e 4, ma perché si arrivi alla produzione di macchine in grado di gestire la guida al pari e meglio di un essere umano sarà necessario implementare la tecnologia 5G e un utilizzo massiccio delle tecniche di intelligenza artificiale e machine learning.
5G: a che punto siamo?
Le vetture a completa guida autonoma sono ancora lungi dal diffondersi su larga scala, ma le case automobilistiche si stanno preparando al passo successivo equipaggiando le macchine con qualsiasi tipo di sensori e di dispositivi IoT. Cresce dunque la potenza computazionale a bordo e quindi dei sistemi di comunicazione che utilizzano in modo crescente il 5G.
L’ostacolo principale è proprio il fatto che le reti 5G sono ancora in fase di realizzazione. Secondo i dati forniti dalla GSA (Global mobile Suppliers Association), a fine 2019 erano 61 gli operatori che avevano lanciato le prime reti 5G in 34 paesi. Per la metà di quest’anno è inoltre prevista la Release 16 dello standard 3GPP, aggiornamento che chiuderà la seconda fase delle specifiche del 5G e permetterà di accelerare i lavori per la realizzazioni di reti per la comunicazione massiva a bassissima latenza e a ultra affidabilità, essenziali allo sviluppo di sistemi di guida autonoma.
Per raggiungere l’obiettivo della guida autonoma ci sarà bisogno inoltre dell’utilizzo massiccio delle tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning. I sistemi dovranno quindi imparare gli errori da non commettere sulla base del comportamento dell’autista e dell’analisi dei principali fattori biometrici. Ed è proprio sul machine learning che si stanno concentrando gli sforzi delle principali case automobilistiche.
Guida autonoma: in che direzione va la ricerca
Le case automobilistiche stanno quindi procedendo a equipaggiare i cruscotti con telecamere nello spettro del visibile e dell’infrarosso, con microfoni sensibili e ogni tipo di sensori per poter analizzare, apprendere e prevedere i gesti di mani, occhi e volto, tenendo inoltre conto dei comandi vocali e dell’analisi del contesto. Quello a cui si sta lavorando è quindi un sistema operativo in grado di integrare le varie periferiche interne all’auto in modo tale che possano dialogare con l’esterno.
Attualmente si sta procedendo dunque alla raccolta di dati, grandi quantità di dati utili a migliorare gli attuali algoritmi di autoapprendimento. E in questo scenario per la realizzazione di sistemi a completa guida autonoma sarà fondamentale il ruolo svolto dalle infrastrutture di telecomunicazione e il 5G, tecnologia che permetterà di connettere l’auto con l’esterno.
Il ruolo del 5G
Per aumentare la capacità di elaborazione delle automobili è quindi impossibile fare a meno del 5G. Questa tecnologia è talmente essenziale che, secondo alcune indiscrezioni, alcuni giganti dell’automotive starebbero pensando di diventare essi stessi i gestori della rete 5G, così da riuscire a governare in maniera autonoma le applicazioni AI di bordo.
La mobilità avanzata necessita dunque di un’infrastruttura intelligente, di una viabilità smart, di oggetti in grado di dialogare con le auto in transito: tutto deve essere collegato in rete per riuscire a identificare eventuali situazioni pericolose che il singolo veicolo non riuscirebbe a calcolare. C’è quindi bisogno di costruire un’unica piattaforma per l’integrazione e lo scambio di informazione tra ambiente interno e gestione dell’auto e ambiente esterno e gli altri veicoli.
Guida autonoma: i vantaggi
La diffusione su larga scala di automobili intelligenti potrebbe comportare notevoli vantaggi. Il sistema di guida autonoma non è soggetto a stanchezza o distrazioni, ne conseguirebbe quindi una maggiore sicurezza per automobilisti e pedoni e dunque una sostanziale riduzione degli incidenti. Con questo sistema di guida inoltre anziani e disabili sarebbero completamente autonomi negli spostamenti.
Tutto l’ecosistema che si svilupperebbe intorno al sistema di guida autonoma (smart road, semafori intelligenti, smart parking, ecc.) garantirebbe un flusso di traffico più fluido, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti. Le smart car permetterebbero inoltre di eliminare lo stress da guida.
Le auto a guida autonoma resterebbero quindi vulnerabili solo ai problemi meccanici, che un monitoraggio continuo dei componenti potrebbe comunque predire o quanto meno tenere sotto controllo.