Il Green Deal europeo è un piano che punta a rimodulare l’economia dell’Europa, indirizzandola verso un futuro maggiormente sostenibile. L’Unione Europea ha infatti individuato nei cambiamenti climatici e nel degrado ambientale le principali minacce per il mondo.

Per affrontare queste sfide, il Green Deal si prefigge di rendere l’economia europea più moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e più competitiva. Le sue linee guida contengono diversi obiettivi, tra cui uno dei più importanti è la decarbonizzazione del settore energetico. Ecco perché gli Smart Building giocano un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei. Grazie alla loro capacità di ottimizzare le risorse energetiche attraverso la tecnologia sono alleati nell’evitare gli sprechi e nel ridurre la produzione di energia da combustili fossili.

Green Deal europeo: cos’è

Il New Green Deal europeo, meglio conosciuto come Green Deal, è una strategia che contiene delle indicazioni su come arrivare alla decarbonizzazione dell’Europa entro il 2050. Altri principi chiave inclusi nella strategia sono una crescita economica dissociata dall’uso delle risorse e che nessuna persona e nessun luogo siano trascurati. Secondo l’Unione Europea questa politica gioverebbe al pianeta e al clima, ma anche all’economia stessa. Per ottenere un’Europa a impatto zero verranno infatti sbloccate diverse risorse, accelerando lo sviluppo tecnologico e introducendo nuovi modelli di business.

Green Deal europeo e Smart Building

Il Green Deal è rivolto soprattutto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori industriali, che dovranno quindi riconvertirsi alle fonti rinnovabili. Allo stesso tempo, sul fronte dell’efficienza energetica, il piano prevede che gli Stati membri favoriscano la cosiddetta “renovation wave”, una “ondata di ristrutturazioni” di edifici pubblici e privati.

Il Green Deal europeo vuole dunque fare i conti anche con il patrimonio di vecchi edifici energivori e inquinanti che popolano l’Europa. Gli edifici consumano infatti il 40% dell’energia totale e sono la causa del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. A oggi l’85% degli immobili europei ha almeno 20 anni e appena un quarto è efficiente dal punto di vista energetico. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzate fonti combustibili fossili per i sistemi di riscaldamento/raffreddamento e gli impianti sono spesso antiquati.

L’Unione Europea ha così varato la “renovation wave” per riqualificare gli immobili a livello di efficienza energetica e vivibilità. L’obiettivo del Green Deal è quello di ristrutturare 35 milioni di edifici entro i prossimi dieci anni, con immaginabili effetti benefici anche sull’occupazione: l’ondata di ristrutturazioni creerebbe infatti circa 160.000 nuovi posti di lavoro.

Il passaggio a un modello più green del progettare gli edifici sarà necessariamente accompagnato dallo sviluppo del digitale. Le nuove tecnologie in grado di comunicare i dati e controllare i consumi in tempo reale faranno parte degli interventi di riqualificazione. Gli Smart Building, connessi alla rete e interconnessi tra loro, renderanno gli edifici più sostenibili, efficienti sotto il profilo energetico e meno inquinanti durante il loro ciclo di vita. Con il Green Deal europeo avremo dunque la possibilità di migliorare il nostro comfort abitativo, potendo disporre di immobili più sani, più ecologici e più smart.

Green Deal europeo e Smart Mobility

Industria, edifici, ma anche mezzi di trasporto. Quando si parla di riduzione di emissioni di gas a effetto serra non si possono non considerare i problemi causati dal traffico e dai mezzi di trasporto di vecchia generazione.

Se l’Europa mira a ridurre le emissioni prodotte dalla mobilità del 90% entro il 2050, occorrerà rivedere drasticamente il sistema dei trasporti, ridistribuendo in modo diverso gli spostamenti su strada, ferrovia, via area o navale, e puntando sull’elettrificazione e sui carburanti alternativi. Per avvicinare gli obiettivi del Green Deal europeo, Smart Building e Smart Mobility saranno dunque due paradigmi centrali sul percorso della transizione energetica.

Per la ripresa economica, un’Europa ispirata dal progresso

Come detto in precedenza, la realizzazione del Green Deal europeo sarà il motore della ripresa dell’economia continentale, segnata dalla crisi dovuta alla pandemia. Per questo il Next Generation EU (ossia il Piano di ripresa europeo post-Covid) e il Green Deal sono da considerarsi strettamente apparentati. I 750 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni europee previsti da Next Generation EU saranno infatti indirizzati in gran parte alla transizione ecologica e digitale.

Quella che sta arrivando è dunque un’occasione davvero unica per trasformare le nostre economie, creare opportunità e nuovi posti di lavoro. Un’occasione da non mancare per vivere finalmente in un’Europa più verde, più digitale e più resiliente. Insomma, un’Europa ispirata dal progresso.