BREEAM, LEED e WELL sono certificazioni internazionali istituite per valutare gli edifici dal punto di vista ambientale, energetico e del benessere degli occupanti. Ognuna di queste ha, in primo luogo, l’obiettivo di analizzare nel modo il più oggettivo possibile le prestazioni degli immobili.

Secondariamente, rappresentano uno strumento per incoraggiare la progettazione, la costruzione e la gestione di edifici più smart e sostenibili.

La loro nascita – distribuita nel corso degli ultimi 35 anni – è il frutto dell’esigenza del mondo dell’edilizia di affrontare la questione ambientale. Anche questo settore ha infatti sviluppato nel tempo una consapevolezza più matura dell’impatto che gli immobili hanno sull’ambiente.

I temi legati alla sostenibilità sono così diventati rilevanti nel considerare la qualità di un edificio, a cui si chiede di abbinare comfort e salubrità degli ambienti a prestazioni energetiche efficienti e basso impatto ambientale.

In ogni caso, certificare un edificio con uno standard di edilizia sostenibile non è solamente una scelta che riguarda la responsabilità verso il nostro pianeta, ma è anche una strategia commerciale e comunicativa per dare più valore all’immobile.

La certificazione BREEAM

BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) è un sistema di valutazione e certificazione dell’edilizia sostenibile sviluppato nel Regno Unito. È stato lanciato nel 1990 dal BRE (Building Research Establishment).

Il processo di certificazione BREEAM valuta l’edificio tenendo conto di diverse categorie chiave, tra cui il consumo energetico, l’uso del territorio, l’efficienza idrica, la qualità dell’aria interna, la gestione dei rifiuti, l’accessibilità al trasporto pubblico e altre ancora.

La finalità della certificazione è riconoscere e promuovere gli edifici che hanno un ridotto impatto ambientale e che offrono un ambiente sano e confortevole per gli occupanti.

Durante il processo di valutazione, all’edificio sono assegnati dei crediti, secondo specifici criteri di sostenibilità. I crediti sono attribuiti in base al raggiungimento di determinati obiettivi e il punteggio totale determina il livello di certificazione ottenuto dall’edificio.

I livelli di certificazione BREEAM sono: Accettabile, Pass (superiore alla media), Buono, Molto Buono, Eccellente ed Eccezionale.

La certificazione BREEAM è flessibile, dato che si adatta alle normative e alle caratteristiche del Paese di riferimento. A ognuna delle categorie ambientali di cui è composto è accordato infatti un peso diverso sul punteggio finale in base allo specifico impatto locale attribuito alla categoria.

Resta il fatto che la certificazione BREEAM rappresenta un riconoscimento ufficiale dell’impegno di un edificio verso la sostenibilità. Gli edifici certificati BREEAM sono progettati per contenere i consumi energetici, ridurre l’impatto ambientale e migliorare il benessere delle persone.

La certificazione LEED

La certificazione LEED (Leadership in Energy & Environmental Design) è stata invece sviluppata negli Stati Uniti a partire dal 1993 ad opera dello US Green Building Council (USGBC).

LEED promuove un approccio olistico alla sostenibilità degli immobili, favorendo la progettazione di edifici ecologicamente responsabili, efficienti dal punto di vista energetico, salubri per gli occupanti e in armonia con l’ambiente circostante.

Nell’ultima versione del protocollo americano, la certificazione si basa su una checklist composta da otto categorie: trasporto e ubicazione, energia e atmosfera, efficienza delle risorse idriche, sostenibilità del sito, qualità degli ambienti interni, materiali e risorse, innovazione, priorità regionale.

Il progetto dell’edificio dovrà soddisfare il maggior numero di requisiti per ogni categoria e anche in questo caso viene attribuito un punteggio. Per ottenere la certificazione LEED di base occorre raggiungere almeno 40 punti. Con 50 punti si guadagna la certificazione Silver e con almeno 60 quella Gold. Dagli 80 punti in poi (su un massimo di 110) l’edificio riceve la certificazione LEED Platinum.

Il protocollo di certificazione, applicabile a varie tipologie di edifici (uffici, retail, scuole, residenze) è aggiornato periodicamente per assecondare l’evoluzione del mercato dell’edilizia sostenibile.

La certificazione WELL

Il sistema di certificazione WELL – creato dall’International WELL Building Institute (IWBI) – è sensibilmente diverso dagli altri, in quanto è focalizzato sul benessere degli occupanti degli edifici.

La novità di WELL consiste nel fatto che il suo protocollo non è rivolto esclusivamente alla riduzione degli effetti negativi degli edifici. Punta invece a promuovere un sistema rigenerativo, resiliente e capace di concentrarsi sulle esigenze degli individui.

Lanciata nel 2014, la certificazione WELL valuta infatti l’edificio in base a diversi aspetti del benessere umano, tra cui la qualità dell’aria e dell’acqua, l’illuminazione, il comfort termico e acustico, l’accessibilità al fitness e perfino il benessere mentale.

Si tratta dunque di un approccio che mette la persona al centro e che considera l’interazione tra gli ambienti fisici e il benessere di chi li occupa. L’obiettivo finale è quello di stimolare una progettazione edilizia attenta alla salute umana, migliorare la produttività sul luogo di lavoro e promuovere uno stile di vita sano.

Durante il processo di certificazione, sono assegnati crediti in base al raggiungimento di determinati requisiti. Il punteggio totale ottenuto dall’edificio ne stabilisce il livello di certificazione: Bronze, Silver, Gold o Platinum.

Come è facile intuire, l’approccio human-centric della certificazione WELL è particolarmente rilevante nella progettazione dei luoghi dove il comfort e il benessere delle persone sono prioritari. Tra questi, ci sono senz’altro gli ambienti di lavoro, le scuole, gli ospedali, i luoghi di cura, le strutture ricettive e le abitazioni private.

BREEAM, LEED e WELL: la certificazione ispira la progettazione

Le certificazioni BREEAM, LEED e WELL non solo forniscono strumenti per la valutazione delle prestazioni degli edifici, ma rappresentano anche delle guide alla progettazione. I loro principi in alcuni casi si assomigliano, in altri casi differiscono. Ciò che conta è che tutte queste certificazioni sono uno stimolo a rinnovare la filiera delle costruzioni in un’ottica di sostenibilità.

In questo quadro, le tecnologie intelligenti giocano un ruolo molto importante. Le soluzioni adottate dagli Smart Building contribuiscono infatti al raggiungimento dei crediti richiesti per ottenere una certificazione BREEAM, LEED o WELL.

Ad esempio, i sistemi avanzati di gestione dell’energia possono ottimizzare i consumi energetici dell’immobile, contribuendo all’efficienza e alla riduzione delle emissioni, criteri importanti in ogni protocollo di certificazione.

Inoltre, sensori e dispositivi smart raccolgono dati sul funzionamento dell’edificio, consentendo una valutazione accurata e continua delle sue prestazioni nel tempo. Questi dati possono essere usati per monitorare e migliorare l’efficienza energetica, la gestione dell’acqua, la qualità dell’aria interna e altri aspetti rilevanti per l’ottenimento delle certificazioni.

Le tecnologie per Smart Building e la conformità alle certificazioni di edilizia sostenibile si rivelano dunque sinergiche e indispensabili per garantire un futuro in cui la sostenibilità degli edifici diventi la norma.