Le auto a guida autonoma rappresentano la prossima “next big thing” della Smart Mobility. In questi anni si stanno infatti studiando vetture in grado di guidare senza l’intervento dell’uomo e di prendere decisioni in frazioni di secondo. Dalla fine degli anni Novanta, i grandi marchi automobilistici hanno iniziato a lavorare su sistemi di guida assistita. Già nel decennio successivo, l’industria automotive ha avviato la ricerca per arrivare nel corso del tempo alla guida completamente autonoma.
Questi progetti di sviluppo possono oggi essere accelerati dalla diffusione delle Smart Road, il contesto digitale e interconnesso che aiuterà l’auto a guida autonoma ad avere informazioni in tempo reale e punti di riferimento sul percorso. La digitalizzazione di auto e autostrade porterà numerosi vantaggi: rendere più fluido il traffico, ridurre il numero di incidenti, favorire gli spostamenti delle persone con ridotte capacità motorie. Ma quanta strada bisogna ancora fare perché le auto a guida autonoma diventino realtà?
Step by step: i livelli di automazione della guida
Il livello di automazione della guida è classificato in diversi “stadi evolutivi”, dipendenti dal grado di autonomia raggiunto della vettura. Vediamoli in breve:
- Livello 1: Guida assistita – È uno standard già in dotazione in molte automobili attualmente in commercio. Comprende ad esempio sistemi di assistenza alla guida come il Cruise Control o il più avanzato Adaptive Cruise Control.
- Livello 2: Guida semi-autonoma – Anche questo livello è stato raggiunto da diversi tipi di vettura. Prevede sistemi di assistenza che mantengono l’auto nella giusta corsia e alla corretta distanza di sicurezza dal veicolo che la precede.
- Livello 3: Guida altamente automatizzata – È lo stato dell’arte, il livello tecnologico in cui ci troviamo oggi. Le auto altamente automatizzate si muovono da sole in situazioni definite, come in autostrada o in aree molto trafficate. In una vettura con un livello 3 di autonomia, il guidatore interviene solo in casi di emergenza.
- Livello 4: Guida completamente automatizzata – L’auto si muove autonomamente per la maggior parte del tempo, non soltanto in contesti specifici, e gestisce situazioni complesse senza l’intervento umano. Per questa tecnologia, si stanno sviluppando alcuni prototipi.
- Livello 5: Guida autonoma – È il massimo livello di automazione, che porterà anche alla sparizione del volante. Le automobili intelligenti, connesse con le infrastrutture e con gli altri veicoli, saranno in grado di muoversi in modo sicuro in ogni contesto. Non esisteranno più conducenti, ma solo passeggeri.
L’evoluzione della guida autonoma, come detto, ha raggiunto lo stadio in cui l’autovettura è capace di accelerare, frenare e direzionarsi, con il guidatore che interviene solo in via eccezionale (livello 3). La completa automazione della vettura (livello 5) è prevista per il 2030.
L’importanza delle Smart Road per le auto a guida autonoma
L’auto a guida autonoma è dunque un mezzo di trasporto capace di rilevare l’ambiente, con i suoi ostacoli e pericoli, e di muoversi senza intervento umano. Per poter funzionare al meglio ha però bisogno di infrastrutture che raccolgano dati dall’esterno per comunicarli al veicolo, e viceversa. Queste infrastrutture sono le Smart Road, attualmente in fase di sviluppo.
Le Smart Road sono oggi progettate per raccogliere ed elaborare informazioni sulle condizioni stradali, del traffico, del meteo e altro ancora, assistendo le scelte di viaggio degli automobilisti. Se nel breve periodo permetteranno di assecondare le funzionalità dei veicoli connessi (“Connected and Automated Vehicles”), nel medio e lungo periodo saranno indispensabili per il successo delle auto a guida autonoma (“Autonomous Vehicle”). Parallelamente allo sviluppo delle auto a guida autonoma, dovranno quindi essere create Smart Road predisposte ai nuovi scenari di mobilità, attrezzandole con la sensoristica e i sistemi di segnalazione adatti a comunicare con questo tipo di veicoli.
L’Italia sulla via delle Smart Road
In tema di mobilità innovativa, L’Italia non si vuole far trovare impreparata. La Relazione Annuale 2020 dell’Osservatorio del MIT per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica ha evidenziato la necessità “di sperimentare su strada pubblica anche mezzi di trasporto innovativi, oggi non omologati né omologabili”.
Questa necessità è stata recepita dall’aggiornamento al Decreto Smart Road di settembre 2020, che ha accolto le richieste del settore automobilistico e avviato la sperimentazione delle auto a guida autonoma sulle strade pubbliche.
Per quanto riguarda invece la creazione delle infrastrutture, lo sviluppo delle Smart Road in Italia sta coinvolgendo alcuni dei più importanti assi strategici del Paese: l’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, la statale 51 di Alemagna in Veneto (sulla quale è utilizzata la piattaforma Kireti), la Tangenziale di Catania, la A19 Autostrada Palermo-Catania, il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’A91 Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino e la A2 Autostrada del Mediterraneo.
Auto a guida autonoma per un futuro all’insegna della sicurezza
Auto a guida autonoma e Smart Road cambieranno radicalmente il nostro modo di muoverci e di intendere la circolazione. Forse tra un decennio potremo viaggiare senza preoccuparci della guida, lasciandoci trasportare come semplici passeggeri. E se secondo le statistiche il 95% dei sinistri stradali è causato da errori umani, una volta escluso l’uomo dal compito della guida il numero degli incidenti dovrebbe crollare. I prossimi anni ci diranno se le auto a guida autonoma rimarranno un’utopia o se le annovereremo tra una delle più importanti innovazioni della nostra epoca.