La città sostenibile è il luogo in cui le innovazioni tecnologiche aiutano a gestire le risorse in modo intelligente e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. La richiesta di maggiore sostenibilità nelle città è la conseguenza del fatto che oggi viviamo in contesti densamente popolati. Il fenomeno dell’urbanizzazione è infatti in costante crescita. Se nel 2010 circa 3,6 miliardi di individui viveva in città (il 50% della popolazione mondiale), nel 2050 si prevede che questo numero raggiungerà i 6,3 miliardi (il 66% del totale).
La concentrazione delle persone nelle città sta dando vita a metropoli, o addirittura megalopoli, in cui proliferano indubbiamente diverse opportunità. In questi luoghi si genera ricchezza, le attività economiche crescono più velocemente che altrove, la mobilità sociale è incoraggiata. L’altro lato della medaglia presenta però un forte consumo di risorse idriche ed energetiche, la produzione di gas serra, l’aumento degli sprechi, la difficoltà nell’adeguare le infrastrutture a un maggior carico antropico e l’impennata della spesa pubblica. Da qui nasce la domanda di sostenibilità nell’organismo città. Le tecnologie avanzate e integrate nell’ecosistema urbano sembrano le uniche soluzioni in grado di rispondere alla maggior parte delle questioni aperte dall’urbanizzazione.
Che cosa significa “Città sostenibile”?
La sostenibilità è quel modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni della generazione attuale, senza compromettere le possibilità di quelle future. Il concetto di sostenibilità comprende sotto-temi come il rispetto delle risorse naturali, la tutela dell’ambiente, l’equità socioeconomica e la riduzione dell’impatto dell’uomo sul pianeta.
Declinata sulle nostre città, la sostenibilità non è dunque solo un’ambizione ecologista, ma un progetto per rendere più vivibili e inclusivi i centri urbani. Per avere una “città sostenibile” si dovrà dunque implementare un nuovo modello organizzativo, finalizzato a creare spazi a misura d’uomo, attenti all’ambiente, efficienti dal punto di vista energetico e con una mobilità razionalizzata.
La città sostenibile è insomma un luogo in cui si vive e si lavora meglio, più attrattivo e competitivo rispetto ad altre realtà. È di per sé una “infrastruttura” allargata e diffusa, che cittadini e imprese utilizzano per raggiungere i loro scopi di benessere e realizzazione.
Le caratteristiche della città sostenibile e della Smart City
L’innovazione tecnologica è un fattore chiave a sostegno della sostenibilità nelle città. Per questo i concetti di città sostenibile e Smart City tendono a sovrapporsi. Ma quali sono le caratteristiche “smart” di una città che per le loro ricadute positive aiutano anche la “sostenibilità”?
Pensiamo ad esempio a edifici o a interi quartieri basati sull’Internet of Things (IoT), in cui ogni componente è connesso e gestito in maniera integrata. Oppure alla digitalizzazione dei servizi per i cittadini, finalizzata all’efficienza. Ma anche ai sistemi di sorveglianza urbana gestiti in maniera centralizzata, che innalzano i livelli di sicurezza. E ancora, alle tecnologie all’avanguardia che migliorano la gestione dei rifiuti, il risparmio energetico o che ottimizzano i flussi del traffico.
Le tecnologie smart che rendono la città più sostenibile
Quali sono le tecnologie che possiamo sfruttare immediatamente per trasformare le nostre metropoli in città sostenibili?
Reti wireless o in fibra ottica – Alla base di ogni tecnologia smart, ci sono le infrastrutture che permettono di farle funzionare. Prime fra tutte, le reti wireless o in fibra ottica. La connettività mobile in 5G, con elevate prestazioni e minimi tempi di latenza, è il presupposto per offrire alla cittadinanza servizi avanzati e supportare il business delle imprese.
Reti di sensori – A un secondo livello, le reti di sensori funzionano da “terminali nervosi” delle nostre città. Grazie a esse è possibile attivare ad esempio semafori intelligenti, videocamere di sorveglianza o lampioni stradali smart. I sensori ci aiutano anche a trovare parcheggi liberi o a monitorare i livelli di inquinamento.
Internet of Things – Il paradigma degli “oggetti connessi”, ossia l’Internet of Things, è alle fondamenta della Smart City e della città sostenibile. Quando dispositivi, apparecchiature, impianti e sistemi dialogano tra loro, la pubblica amministrazione ottiene informazioni dall’ambiente cittadino in tempo reale e può dunque reagire di conseguenza.
Open Data – I dati prodotti dai sistemi tecnologici sono distribuiti attraverso servizi che permettano ai cittadini di prendere decisioni informate. Con i “dati aperti”, disponibili a tutti, gli enti pubblici comunicano agli utenti in modo trasparente e favoriscono la partecipazione al processo decisionale.
Applicazioni e piattaforme – Lo sviluppo di applicazioni che riguardano la mobilità, la scuola, il turismo, la sanità e altro ancora è finalizzato a rendere più efficienti i servizi pubblici. Per sfruttare pienamente queste opportunità, sono necessari uno scambio continuo di dati, la geolocalizzazione, l’identità digitale e la comunicazione con le piattaforme di pagamento.
Strumenti di Smart Mobility – Parcheggi intelligenti, reti di ricarica, segnaletica smart, veicoli a basso impatto rappresentano alcuni strumenti per una mobilità più sostenibile. La circolazione dei veicoli può inoltre essere “guidata” da tecnologie che rendono più razionale il trasporto pubblico e privato. L’obiettivo è abbattere l’inquinamento e creare flussi di traffico più scorrevoli.
Smart Building – Il risparmio energetico è possibile ottimizzando l’efficienza degli edifici e delle strutture all’interno delle città, contribuendo così a ridurre il loro impatto ambientale.
Esempi di città sostenibili nel mondo
In un contesto molto fluido e in divenire, esistono oggi diversi modelli di realtà urbane che possono avvinarsi all’idea di città sostenibile. C’è chi ha puntato sull’efficienza energetica e chi sui servizi ai cittadini. Alcune di esse spiccano per lo spirito ecologico, altre per la capacità di offrire ai residenti un buon bilanciamento tra vita privata e lavoro.
Stoccolma – La capitale svedese pone al centro dell’attenzione la qualità dell’aria. La riduzione delle emissioni in città è stata perseguita attraverso diversi investimenti in infrastrutture sostenibili. Stoccolma è riuscita a coniugare lo sviluppo economico a rigorosi standard ambientali, facendo sì che la qualità della vita in città sia tra le migliori al mondo.
Helsinki – Oltre all’apporto tecnologico, la sostenibilità urbana è qui supportata dai comportamenti individuali dei cittadini. Il 77% di tutti gli spostamenti all’interno della città avviene infatti a piedi, in bicicletta o con i trasporti pubblici (perlopiù elettrici). L’amministrazione sta lavorando perché la città diventi “a emissioni zero” già nel 2035.
Londra – Una Smart City che è anche una metropoli sostenibile. L’ottima accessibilità ai trasporti, i servizi di connettività e le tante opportunità professionali la rendono un luogo in cui il benessere dei cittadini è tutelato. Sempre all’avanguardia su molti temi, Londra affronta le sfide ambientali attraverso un’efficace gestione dei rifiuti e il graduale miglioramento della qualità dell’aria.
Madrid – La capitale spagnola si è concentrata sulla gestione intelligente del traffico e su un ampliamento delle aree verdi urbane, allo scopo di abbattere l’inquinamento nell’aria e migliorare la vivibilità della metropoli. Altri punti di forza di Madrid sono la qualità della vita sociale, l’offerta culturale e l’accessibilità dei servizi ai cittadini.
Singapore – È tra le migliori città sostenibili del mondo. A renderla tale, l’ottimo livello delle infrastrutture per la connettività e l’efficienza dei trasporti pubblici, che agevolano la quotidianità dei residenti ma anche l’attività delle imprese. La città-stato si distingue inoltre per le opportunità di lavoro e per livelli di produttività molto elevati.
Le 5 città più sostenibili d’Italia
Tra le città maggiormente sostenibili del nostro Paese spicca Trento, capoluogo più “green” della penisola grazie all’adozione di pratiche, tecnologie e infrastrutture volte al miglioramento delle reti energetiche e ambientali.
Torino porta avanti investimenti infrastrutturali in sostenibilità in maniera omogenea su vari fronti, raggiungendo ottimi risultati nella mobilità, nell’energia e nell’ambiente.
Bologna è invece all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità sociale e la partecipazione attiva dei cittadini.
Mantova, che ha investito molto sulla mobilità e sull’ambiente, è al quarto posto fra le città italiane più sostenibili, ma al primo fra quelle con meno di 80.000 abitanti.
Milano fa registrare risultati lusinghieri nella mobilità grazie ai servizi di sharing mobility. La riqualificazione energetica dei vecchi edifici e l’introduzione di nuovi spazi verdi (comprese le terrazze green) sono gli investimenti che favoriranno un miglioramento anche nelle performance ambientali, avvicinandola sempre più al concetto di città sostenibile.