Le città intelligenti sono la risposta alla complessità dei centri urbani odierni e alle sfide ambientali e demografiche che stanno progressivamente aumentando. Oggi le città del nostro pianeta occupano solo il 3% circa della superficie terrestre, ma entro il 2050 ospiteranno oltre i due terzi della popolazione mondiale. Ciò pone importanti questioni sociali, ecologiche ed economiche.
Una soluzione è rappresentata dalle città intelligenti, dove qualità della vita, creazione di valore e pratiche sostenibili si combinano tra loro per creare luoghi densamente popolati ma comunque vivibili. Governi, manager pubblici e urbanisti di tutto il mondo stanno già perseguendo strategie incentrate sui principi della Smart City. A supportali, lo sviluppo senza sosta della connettività ultraveloce e delle tecnologie IoT (Internet of Things).
Ma vediamo quali sono i 7 principali trend che segneranno lo sviluppo delle città intelligenti nei prossimi anni.
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Mobilità più agile: spostarsi in città in 15 minuti
Uno degli obiettivi delle Smart City del futuro è diventare “città dei 15 minuti”. Chi abita in una grande città dovrebbe riuscire a raggiungere la maggior parte dei luoghi di suo interesse – scuole, negozi, posti di lavoro, centri culturali, locali serali – in un quarto d’ora al massimo.
Ciò che oggi è utopia può diventare realtà grazie alle tecnologie 4.0. L’Intelligenza Artificiale può essere applicata ad esempio alle informazioni sul traffico raccolte da sensori, semafori o lampioni intelligenti. L’analisi di questi dati può fornire previsioni per rendere più agile la mobilità urbana. Tra le soluzioni di Smart Mobility che aiutano a evitare ingorghi e mantenere un corretto flusso veicolare ci sono quelle per la gestione dei parcheggi e l’ottimizzazione del trasporto pubblico.
Da tenere sotto osservazione il progetto “Mobility as a Service for Italy”, finanziato dal PNRR. Il MaaS vuole portare avanti un nuovo concetto di mobilità, che prevede l’integrazione dei servizi di trasporto pubblico, car sharing, taxi e autonoleggio in un’unica piattaforma mobile.
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Edifici più efficienti: gli Smart Building abbattono i consumi
Sprechi e costi energetici saranno abbattuti grazie alle tecnologie per Smart Building. Le costruzioni urbane dovranno essere progettate rispettando requisiti di basso impatto ambientale e certificate secondo standard di efficienza energetica. Gli edifici intelligenti che popoleranno le città dell’imminente futuro saranno dotate di sistemi di efficienza energetica che evitano dispersioni di calore o sprechi di energia elettrica, monitorando i consumi in tempo reale.
Il Green Deal europeo sta favorendo il rinnovamento immobiliare attraverso la “renovation wave”, ossia l’“ondata di ristrutturazioni” di edifici pubblici e privati incentivata fino al 2030. Una politica con cui si vuole migliorare il comfort abitativo e ridurre drasticamente i consumi, rendendo inoltre gli edifici più sani, ecologici e smart.
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Ambiente più pulito: le città intelligenti verso la sostenibilità
Per contrastare il cambiamento climatico, molte città puntano a diventare più verdi e sostenibili. La tecnologia che sfrutta sensori e telecamere, ad esempio, è sempre più impiegata per il monitoraggio ambientale e per ottimizzare l’utilizzo di energia. La riduzione delle emissioni carboniche sta orientando la transizione ecologica anche nel settore stesso dell’Internet of Things. I cosiddetti dispositivi “green IoT” sono progettati per consumare meno di quelli della generazione precedente, mentre si studiano soluzioni anche per ridurre l’effetto serra causato dalle applicazioni già esistenti.
Per limitare l’inquinamento causato dal traffico urbano, non si fermerà il car sharing. Condividere l’automobile sarà una delle pratiche più diffuse nelle Smart City. Le città intelligenti dovranno anche offrire servizi di noleggio di veicoli a basse emissioni, che permettano di raggiungere comodamente stazioni e aeroporti.
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Economia più circolare: le città intelligenti riducono i propri rifiuti
La gestione e lo smaltimento dei rifiuti sono altre criticità delle grandi città. La transizione verso un modello economico circolare e zero waste è uno degli obiettivi principali dell’Unione Europea. Concentrandosi sul ricondizionamento dei beni di consumo, il riciclo di materiali e imballaggi, la rigenerazione e la riparazione dei componenti, sarà possibile estendere il ciclo di vita dei prodotti e ridurre la quantità dei rifiuti. Le città intelligenti del futuro dovranno inoltre essere capaci di generare biogas dagli scarti agricoli e industriali, ottenendo così energia pulita e un taglio delle emissioni.
Le città con un’economia più circolare avrebbero poi opportunità di crescita davvero interessanti. Un recente rapporto del Parlamento Europeo valuta che l’economia circolare nell’area UE possa incrementare il PIL dello 0,5%, creando nei prossimi dieci anni 700.000 nuovi posti di lavoro.
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Cittadinanza più attiva: nuovi strumenti di partecipazione
Senza cittadinanza attiva è difficile raggiungere gli obiettivi di una Smart City. La partecipazione civica, sostenuta dalle tecnologie digitali, può infatti favorire la coesione delle comunità e aiutare a risolvere i problemi comuni. Non sempre le nuove tecnologie hanno però generato comunità più connesse, spesso a causa della diffidenza delle persone verso i nuovi strumenti o per via di istituzioni poco preparate a sfruttarli.
La pandemia ha però cambiato le cose, “costringendo” la pubblica amministrazione a offrire servizi sempre più digitalizzati e i cittadini a usufruirne. È un processo da cui non si torna indietro e che inciderà fortemente nei prossimi anni sull’evoluzione delle nostre città e sul modo dei residenti di viverle.
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Risposte più rapide: soluzioni in tempo reale con l’edge computing
Un maggior numero di connessioni e sensori nelle città comporta la necessità di processare una gran mole di dati. La tendenza sarà quella di analizzarli direttamente sui sistemi di rilevazione (ossia, “on the edge”), grazie all’edge computing.
Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e i software di analisi saranno sempre più implementati direttamente nei dispositivi. Ciò porterà a risposte più rapide in diversi contesti, come ad esempio quello della mobilità. Grazie all’edge computing si possono infatti segnalare pericoli in tempo reale e prevenire i rischi per gli automobilisti. Tra i vantaggi dell’edge computing, ci sono anche un minore consumo di banda, una maggiore affidabilità e una latenza ridotta del sistema
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Cyber security più sviluppata: città intelligenti ma anche sicure
Le città intelligenti non sono per natura città sicure. Il maggior utilizzo di network e la presenza di grandi quantitativi di dati aumentano infatti le “aree vulnerabili” a possibili attacchi informatici. Una Smart City è per definizione un sistema connesso di servizi, imprese e persone, nodi di una rete che si estende in misura esponenziale e senza soluzione di continuità. Dal momento che sempre più device sono collegati e integrati fra loro, l’eventualità che uno di essi venga violato, mettendo in crisi l’intero sistema, è un pericolo da tenere in seria considerazione.
Mitigare questi rischi sarà dunque una priorità dei governi delle Smart City del futuro. Per cogliere i benefici delle interconnessioni sarà necessario mantenerle il più possibile sicure. Lo sviluppo di un approccio fortemente incentrato sulla sicurezza informatica sarà senza dubbio uno dei principali trend delle città intelligenti di domani.