In Italia, circa il 10% del patrimonio edilizio esistente è costituito da edifici storici. Nella quasi totalità dei casi queste strutture sono state realizzate con tecniche costruttive divenute ormai obsolete e hanno una dotazione impiantistica inadatta alle nuove esigenze.

È quindi necessario elaborare una strategia efficace per quanto riguarda la riqualificazione e l’efficienza energetica dell’edilizia storica. Ingegneri, architetti e impiantisti sono quindi chiamati ad accettare una sfida non facile. Se da un lato infatti la normativa prevede per gli edifici storici il miglioramento dell’efficienza energetica, dall’altro vi è la necessità di adottare soluzioni idonee nell’ottica della conservazione dell’edificio.

L’efficientamento energetico per gli edifici storici

L’efficientamento energetico nell’edilizia storica è un traguardo raggiungibile senza che sia necessario danneggiare il patrimonio storico e architettonico dell’immobile. Una soluzione potrebbe essere l’applicazione di un isolamento interno delle superfici opache, utilizzando materiali in grado di garantire elevate prestazioni termiche e di trasmissione al vapore in spessori ridotti. Anche l’isolamento di solette, basamenti e coperture risulta utile per migliorare le proprietà termo-fisiche dell’edificio.

Una seconda forma di efficientamento è rappresentata dal miglioramento dei serramenti esistenti, attuabile con la sostituzione del vetro, con l’applicazione di pellicole basso emissive, con l’inserimento di tende pesanti o scuri, o ancora con il rifacimento di guarnizioni e sigillature.

L’efficienza energetica passa anche dal relamping dei sistemi di illuminazione. La riqualificazione degli impianti di illuminazione, e cioè la conversione con tecnologia LED, consente di ridurre del 70% il consumo energetico rispetto alle lampade a incandescenza e del 50% rispetto alle lampade a risparmio. Un impianto LED permette dunque di tagliare il costo della luce in bolletta e di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il relamping permette inoltre una sostanziale riduzione del costo di manutenzione dell’impianto di illuminazione: la lunga durata dei LED contribuisce infatti non solo a ridurre i costi di utilizzo, ma anche quelli di manutenzione.

L’attuale tecnologia LED ci permette inoltre di realizzare impianti di illuminazione che siano perfettamente integrati con l’architettura dei palazzi storici: combinando sostenibilità ed estetica è possibile così esaltare le caratteristiche uniche di ogni edificio.

Per rendere più sostenibile un edificio storico c’è poi bisogno di realizzare nuovi impianti di climatizzazione invernali ed estivi. Questo intervento, oltre al miglioramento energetico, permette di limitare le escursioni termiche, ricreando così le migliori condizioni conservative di materiali, finiture e manufatti.

Quando possibile, è auspicabile inoltre inserire fonti energetiche rinnovabili, favorendone l’integrazione architettonica. In alcune nazioni europee, Italia compresa, sono state stilate delle linee guida comuni che hanno lo scopo di spiegare quali principi adottare per ottenere la massima integrazione dei nuovi impianti con l’edificio e con il paesaggio circostante. Queste linee guida riguardano principalmente la planarità, il rispetto delle linee e il ridotto impatto estetico e cromatico degli impianti.

Gli edifici storici e l’era digitale

Qualsiasi sia la finalità d’uso degli edifici storici, perché siano competitivi a livello economico necessitano di un efficiente impianto di telecomunicazione. Che si tratti di sistemi di allarme, controllo degli accessi, domotica o di una semplice connessione a internet, la realizzazione del sistema di telecomunicazioni è una di quelle operazioni che richiede necessariamente un intervento estetico sulla struttura. È spesso possibile attenuarne l’impatto, ma quasi impraticabile il totale mascheramento. È quindi inevitabile che la conversione di un edificio storico in uno smart building sia frutto di un bilanciamento tra le esigenze di miglioramento prestazionale e la conservazione della struttura.

L’era digitale ha inoltre favorito lo sviluppo di piattaforme di gestione IoT e di sensoristica di vario tipo che insieme consentono di facilitare la trasformazione anche degli edifici storici in “edifici intelligenti”. Tali piattaforme consentono di automatizzare l’esercizio degli impianti tecnologici, di illuminazione, di climatizzazione e di sicurezza degli edifici, oltre che a monitorare i consumi reali, e a evidenziare eventuali criticità, guasti e mal funzionamenti.

La tecnologia rende quindi possibile un approccio strategico e reiterabile dei valorizzazione conservativa e ricettiva del patrimonio storico volta a garantire produttività, comfort e efficienza energetica per rendere anche gli edifici storici sempre più longevi e “Smart”.